Avalanche sceglie il cloud di Alibaba per i suoi nodi, Polygon lavora con Warner Music Group per una piattaforma musicale e Goldman Sachs spiega la lezione del crollo di FTX
In questa settimana nel mondo crypto si è tornato a parlare di adozione e in particolare di collaborazioni tra aziende tradizionali e compagnie Web3. Avalanche, la blockchain della crypto AVAX ha siglato un accordo con Alibaba Cloud, uno dei più importanti provider di servizi cloud al mondo. Polygon, dopo le partnership con Instagram, Reddit, Disney, Starbucks e altre aziende, vanta ora anche una collaborazione musicale grazie all’accordo siglato con Warner Music Group. Ad un mese dal fallimento di FTX arrivano le considerazioni di due colossi finanziari, Goldman Sachs e Mastercard, che descrivono il crollo dell’exchange come un’opportunità di crescita per il settore!
Avalanche userà il cloud di Alibaba per la gestione dei nodi
Alibaba Cloud, il servizio di cloud hosting più utilizzato in Asia e terzo a livello mondiale, ha scelto Avalanche, come prima azienda Web3 con cui collaborare. Alibaba Cloud fornisce servizi di archiviazione, applicazioni e infrastrutture web basate su cloud. I cloud sono reti globali di server che operano come un unico ecosistema, a cui si accede attraverso internet e che servono principalmente a liberare memoria e potenza di elaborazione sui dispositivi che utilizziamo quotidianamente.
Alibaba tramite il suo servizio cloud faciliterà l’apertura di un nodo della blockchain di Avalanche. I validatori di una blockchain Proof-of-Stake, oltre allo staking della crypto nativa, devono gestire un nodo costantemente connesso ad internet. Questi nodi necessitano di potenza di calcolo e memoria. Grazie a questa nuova collaborazione, chi vorrà aprire un nodo su Avalanche potrà utilizzare queste risorse sfruttando i servizi di Alibaba. La partnership potrebbe far aumentare il numero di validatori della blockchain, che ad oggi sono circa 1.200, e di conseguenza incrementare la sua decentralizzazione.
Polygon e Warner preparano il prossimo Spotify?
Polygon si sta inserendo in tutti i settori dell’intrattenimento che intendono utilizzare le tecnologie Web3. Dopo il cinema e i social media arriva anche la musica, grazie alla partnership con Warner Music Group. La collaborazione tra i due brand si è risolta nello sviluppo di LGND.io, un’applicazione decentralizzata (dapp) molto simile a una classica piattaforma di streaming musicale come Spotify o Youtube Music. LGND però consente anche di acquistare le tracce e gli album sotto forma di NFT, utilizzando sia carta di credito o di debito, che crypto, come MATIC e ETH. Questi NFT, una volta acquistati, possono essere rivenduti sui principali NFT marketplace, come ad esempio OpenSea.
L’obiettivo principale della collaborazione è di fornire agli artisti emergenti un nuovo modo per vendere la propria musica grazie alla tecnologia NFT e al concetto di proprietà digitale. La versione definitiva della piattaforma sarà disponibile da Gennaio 2023 e consentirà agli artisti di vendere non solo token non fungibili musicali ma anche altri tipi di contenuti che garantiscono vari vantaggi come biglietti VIP per concerti o merchandising esclusivo. Oltre a Polygon e Warner Music Group, ha partecipato allo sviluppo di LGND.io, anche la casa discografica Spinnin’ Records, che curerà i rapporti con gli artisti.
Goldman Sachs: il fallimento di FTX è una svolta per il mondo crypto
Questa settimana, il colosso finanziario Goldman Sachs ha rilasciato alcune dichiarazioni sul settore crypto, nello specifico si è espresso sul fallimento di FTX e sulle sue conseguenze. Invece che analizzare quanto accaduto solo da un punto di vista distruttivo, Mathew McDermott, il responsabile di Goldman Sachs per gli asset digitali, ha dichiarato di essere ottimista sul futuro del mondo crypto. Le dichiarazioni di McDermott sono state rilasciate in seguito a un fatto degno di nota, ovvero alla crescita dopo il crollo dell’exchange di Sam Bankman-Fried, del numero di investitori tradizionali interessati ad acquistare crypto tramite Goldman Sachs.
Anche Mastercard sembra dello stesso parere. Ad esporsi, in questo caso, è stata Grace Berkley, la direttrice del ramo startup dell’azienda. Berkley ha descritto l’accaduto come un’opportunità di reset per il mondo crypto che potrebbe diventare più sicuro grazie all’esclusione di attori malevoli che intendono manipolare il mercato e alla regolamentazione.
Decentraland: via all’affitto delle LAND
Nuova funzionalità per Decentraland: l’affitto delle LAND in cambio di ricompense! Decentraland è uno dei metaversi più popolari del Web3 ed è composto da tante unità di “terra digitale”; ognuna di queste unità è un NFT e prende il nome di LAND. Affittare le proprie LAND è molto semplice, basta selezionare il terreno digitale che si vuole affittare e scegliere per quanto tempo e a che prezzo affittarlo. Per quanto riguarda il periodo di tempo, ogni utente può scegliere tra sette opzioni: 1, 7, 30, 60, 90, 180 o 360 giorni, mentre per il prezzo la decisione spetta totalmente all’affittuario.
L’affitto viene pagato dagli inquilini in MANA, la crypto di Decentraland, e il 2.5% viene trattenuto dal portafoglio della DAO. La DAO di Decentraland è l’istituzione collettiva che governa il funzionamento di questo metaverso.
Perché affittare una LAND? Acquistarne una potrebbe essere troppo costoso, a maggior ragione se si ha intenzione di creare eventi o esperienze circoscritte nel tempo. Il mercato dei terreni nel Metaverso è uno dei più costosi tra quelli NFT. Le LAND di Decentraland vendute direttamente dalla piattaforma sono poche, le rimanenti sono disponibili solo nei mercati secondari, che sono molto competitivi. Gli utenti potranno affittare i propri terreni a DJ che daranno vita a memorabili party virtuali, oppure ad università che costruiranno campus universitari Web3 o ancora a marchi di moda che organizzeranno sfilate.
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