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Young Market: Settimana di bear trap per BTC ed ETH

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Enrico Fop

6 min

mercato crypto aprile maggio 2022 - bear trap

Bitcoin ed Ethereum immobili, nonostante i soliti movimenti laterali. Con una vera Bear trap. Scopri il mercato crypto su Young Market!

La settimana a cavallo tra aprile e maggio (2022) si è sviluppata sulla falsariga di quelle precedenti. Non abbiamo avuto movimenti di grande portata nel mercato delle criptovalute, ci sono state comunque cose parecchie interessanti. Come un’andamento Bitcoin con una bear trap, così come un prezzo minimo di Ether di 2720 dollari. Molto più interessante è stato il tasso di interesse aperto, con un aumento da sgranare gli occhi. Come è andato il mercato crypto nella settimana appena passata? Scopriamolo assieme su Young Market!

Come è andato il prezzo di Bitcoin?

Per cominciare, durante i 7 giorni tra il 28 aprile e il 4 maggio, BTC ha creato una nuova bear trap, andando a toccare un prezzo minimo di circa 37500$, per ben due volte. La prima volta nella giornata di domenica, e la seconda nella giornata di martedì. La zona di prezzo a 37500$ si trova sul supporto che abbiamo individuato insieme all’interno dei report precedenti, o meglio, poche centinaia di punti al di sotto.

In ogni caso la reazione sulla fascia di supporto si è fatta sentire e, dopo il secondo tocco nella giornata di martedì 3 maggio, Bitcoin ha reagito in modo deciso andando a registrare un mini rally al rialzo.  Andiamo a  vedere più dettagli con il grafico a 4 ore:

bitcoin 4 ore

Da qui vediamo meglio come in seguito al secondo tocco della fascia di domanda BTC sia riuscito a eseguire un movimento al rialzo di circa il 6%.

Parte di questo movimento è stata effettuata quando la Fed (banca centrale americana) ha annunciato l’aumento dei tassi di interesse di 0.5 punti percentuale, proprio come previsto dai vari analisti. Una notizia di per sé conservativa se interpretata in ottica mercato, ma che, avendo rispecchiato le aspettative, si è dimostrata positiva. Vedremo come si svilupperanno le cose nei prossimi giorni.

Come è andato il prezzo di Ethereum?

Il nostro caro Ethereum si è mosso in modo simile alla Bear Trap di Bitcoin anche questa settimana, ma qualche differenza l’abbiamo comunque notata. Il prezzo minimo raggiunto da un singolo Ether negli ultimi 7 giorni è stato di 2720$, livello al quale ha formato una vera e propria bear trap.

Infatti, da quel momento è iniziato un movimento rialzista che ha registrato un +7%, al prezzo su cui ci troviamo al momento di questa scrittura. Questa spinta al rialzo ci ha fatto riavvicinare alla resistenza della tendenza ribassista che ci portiamo dietro da ormai un mese intero. Sarà questa la volta buona per infrangerla?

Rapporto ETH/BTC

Ed eccoci all’analisi del rapporto Eth/Btc. Come anticipato, il rapporto tra Bitcoin ed Ethereum è stato bilanciato questa anche questa settimana, e il nostro grafico, di conseguenza, prosegue nella fascia laterale che dura da ormai dal primo di aprile.

Dopo aver testato la fascia di supporto a 0.072, il ratio ha avuto un lieve rialzo, e si trova al momento al centro della fascia di ranging.

Tasso di interesse aperto

Il tasso di interesse si dimostra molto interessante. Salta subito all’occhio come, infatti, dopo quasi un mese di costante ribasso, nella giornata del 3 maggio si sia registrato un aumento di quasi un intero miliardo di dollari.

Il 2 maggio il tasso aperto valeva circa 14,1 miliardi, mentre alla fine del 3 maggio suddetto valore si attestava a poco più di 15 miliardi di dollari. Nella giornata di ieri abbiamo avuto un lieve calo, ma gli operatori dei derivati sembrano essersi tirati su le maniche.

Sarà questa la catalisi per scatenare un po’ di volatilità in un mercato che pare dormiente da circa un mese?

Conclusione

Le carte in tavola non sono molto diverse da quelle della settimana scorsa. I punti chiave sono stati la formazione di Bear Trap che si sono concluse con una lieve spinta al rialzo. Ora, sia Bitcoin che Ethereum si trovano di fronte alla sfida di trasformare le precedenti resistenze in zone di supporto. Insieme scopriremo se saranno stati in grado di farcela, tra 7 giorni. 

La moneta della settimana? Approfondimento Polygon!

Anche questa volta abbiamo deciso di offrirvi un’altra analisi oltre a quella di BTC ed ETH. È stata super richiesta per diversi episodi e parliamo di… Polygon. Anzitutto, cos’è e perché nasce Polygon? Il progetto si pone l’obiettivo di risolvere due problemi di Ethereum: scalabilità e interoperabilità. MATIC è la criptovaluta nativa di Polygon ed è al momento in 17esima posizione per marketcap, con un valore di quasi 9 miliardi di dollari.

Ma cosa si intende per scalabilità? La scarsa scalabilità di Ethereum deriva dal fatto che è lento ed ha fee elevate. Polygon invece ha costi più contenuti e processa le varie operazioni in maniera quasi istantanea. Infatti, già oggi Polygon ha registrato 1640 milioni di transazioni sulla sua rete, mentre Ethereum 1563 milioni, pur esistendo da molto più tempo. Questo problema è stato risolto tramite un layer2, ovvero uno strato superiore finalizzato a migliorare ethereum. In questo caso l’L2 ha una sua blockchain semi-indipendente, proprio perché Polygon ha il suo meccanismo PoS e il suo pool di validatori interni.

E l’interoperabilità? È presto detto. Polygon permette ad Ethereum di comunicare con altre chain. Già oggi infatti ci sono centinaia di chain compatibili con la blockchain concettualizzata da Vitalik Buterin.

Per riassumere quindi, MATIC non è un competitor di ETHER e Polygon non è un competitor di Ethereum. Piuttosto Polygon è un fattore abilitante per la diffusione di Ethereum. I veri competitors per Polygon sono Cosmos, Polkadot e Avalanche.  Ecco perché – ad oggi – buona parte della DeFi sta migrando su Polygon: ha benefici e costi ridotti, pur senza competere direttamente con il colosso di Ethereum.

Un esempio? È notizia di pochi giorni, che ApeCoin sarà accettata dal portale NFT OpenSea. E indovinate su quale chain potrà girare ApeCoin? Proprio lei: Polygon!

Andiamo ora a vedere sul grafico come si è comportato MATIC. Dal suo all time high di fine anno appena sotto i 3$, MATIC ha perso più del 60% del proprio valore.  Attualmente è scambiata ad un prezzo di 1.14$, dopo aver trovato un buon supporto in zona 1.03$, proprio sul livello in cui si era assestato il prezzo prima della ripartenza di settembre.

Un livello interessante, da tenere monitorato, è sui 1.31$, che rappresentava una buona zona di domanda prima che il prezzo rompesse al ribasso in chiusura di aprile. Ora il prezzo potrebbe oscillare all’interno di questa fascia di ranging e solo conferme rialziste al di sopra della parte alta potrebbero far pensare ad una nuova bull run. In caso di nuovo movimento rialzista un target consistente potrebbe essere in prossimità del prezzo 1.71$, ovvero dove l’ultimo impulso rialzista aveva arrestato la sua corsa.

Nel caso in cui invece i prezzi attuali non dovessero tenere, non sarebbe irrealistico vedere un ulteriore movimento a ribasso fino ai prezzi in zona 0.70$. Staremo a vedere.

Young Platform Team

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