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Young Market: il recupero di BTC e ETH, l’inflazione e le indagini della SEC

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Filippo Iachello

6 min

Bitcoin prezzo: +50% a Marzo 2023

Il prezzo di Bitcoin sorprende tutti grazie ad un pump inaspettato e supera il massimo di Gennaio! Quali sono i prossimi livelli da tenere d’occhio?

Una settimana movimentata per il mercato crypto! Martedì 14 Febbraio, la FED (Federal Reserve) ha pubblicato il CPI (Consumer Price Index), un indice che misura la variazione dei prezzi di una selezione di beni e servizi che viene utilizzato per stimare il tasso di inflazione. Gli esperti si aspettavano un diminuzione dell’inflazione dello 0,3% rispetto a Gennaio, dal 6,5% al 6,2%; invece si è ridotta soltanto dello 0,1%. Nonostante questo però il prezzo di Bitcoin si è mosso in modo imprevedibile: è salito vertiginosamente, superando il massimo registrato a metà Gennaio

Questo impulso rialzista diventa ancora più incredibile se consideriamo le ultime notizie non proprio incoraggianti sul tema della regolamentazione. La SEC se l’è presa prima con l’exchange Kraken obbligandolo a sospendere il servizio di staking e poi con Paxos e Binance che, da Martedì, hanno dovuto sospendere l’emissione della stablecoin BUSD. Vediamo i grafici e il valore di Bitcoin e Ether in tempo reale.

Il prezzo di Bitcoin esplode dopo i dati sull’inflazione

Bitcoin non si è fatto influenzare dai dati negativi dell’inflazione americana ed è ripartito alla grande! Il prezzo di BTC ha finalmente abbandonato il range che lo teneva ingabbiato dal 20 Gennaio ma non solo, ha anche recuperato tutto il movimento ribassista dello scorso fine settimana!

Grafico prezzo Bitcoin 16/02/2023

Dopo aver testato il supporto in zona 21.300$, nei minuti successivi alla pubblicazione dei dati del CPI americano di Martedì, Bitcoin è schizzato in alto, verso quota 22.100$. Ieri poi, è stata un’ottima giornata per il prezzo di BTC che ha messo a segno un movimento rialzista del 10%. Questo rally gli ha permesso di superare il massimo dei 24.200$ toccato nel primo mese del 2023 e di sfiorare quota 25.000$. 

Il valore di Bitcoin in tempo reale invece è di 24.500$, leggermente inferiore all’high più recente di questa notte. I prossimi giorni saranno cruciali per il futuro di Bitcoin; rompere a rialzo, con forza, il livello dei 25.250$ potrebbe far volare la crypto verso una zona rarefatta del grafico, dove non ci sono resistenze. Al contrario, se il prezzo di BTC dovesse essere respinto, potrebbe ritornare nell’intervallo che va dai 22.700$ ai 23.700$ che lo ha ospitato per la maggior parte del mese di Gennaio.

Nel frattempo, rispetto allo scorso Young Market, la difficulty di Bitcoin è lievemente scesa e il suo network è leggermente meno congestionato. Nonostante questo però, a causa degli NFT di Ordinals, le transazioni sono ancora leggermente più costose del normale.

Gli hodler di Ethereum si tengono strette le proprie coin

Dopo la rottura a ribasso del triangolo rialzista della settimana scorsa sul grafico di Ethereum, che sembrava aver destinato la crypto a giorni di discesa, lo scenario è cambiato grazie alla forte ripresa di tutto il mercato crypto

Grafico prezzo Ethereum 16/02/2023

Il prezzo di ETH è rimbalzato sul supporto dei 1.500$ che lo ha catapultato verso la parte alta dell’intervallo in cui si trova da metà Gennaio, a quota 1680$. Proprio in queste ore è alle prese con questa resistenza, che da inizio 2023 è stata affrontata ben quattro volte, senza successo. Sarà questa quella buona? 

Nel caso di una convincente rottura a rialzo il livello da tenere d’occhio si trova ad un centinaio di dollari di distanza intorno ai 1780$. Se invece il tentativo si dimostrerà nuovamente fallimentare, ETH potrebbe appoggiarsi sul minimo precedente intorno ai 1.500$.

Grafico forza relativa (ETH/BTC) 16/02/2023

Il grafico della forza relativa ultimamente ci restituisce scenari opposti ogni settimana. Dopo il miglior stato di forma di Ether nei confronti di BTC di inizio Febbraio, questa settimana abbiamo assistito al contrario. Il prezzo di ETH, rispetto a quello di Bitcoin, si è riportato nella parte bassa del range dal quale sembra proprio non riuscire ad uscire.

Nonostante questo leggero sintomo di debolezza, la situazione on-chain continua ad essere positiva. Dal 15 Settembre 2022, data in cui è stato attivato The Merge, gli Ether sugli exchange sono in costante diminuzione, da 19,2 milioni a 13,36, circa il 37% in meno. Perciò gli holder di Ethereum sembrano più propensi a conservare le proprie crypto nei propri cold wallet o a bloccarle in staking visto che l’imminente aggiornamento Shanghai consentirà di prelevarle in qualsiasi momento. Ad oggi sono bloccati in staking 16 milioni di Ethereum, ovvero il 14% della total supply (fornitura totale), circa 25 miliardi di dollari.

La istituzioni statunitensi indagano sul mondo crypto

Oltre alla grande spinta rialzista del prezzo di Bitcoin e Ethereum è stata anche una settimana all’insegna delle controversie tra gli enti governativi statunitensi e il mondo delle criptovalute. 

Ha iniziato la SEC (Security and Exchange Commission) che ha imposto la chiusura dei servizi di staking di Kraken, in seguito ad una presunta violazione delle leggi americane sui titoli e sugli scambi. 

Secondo Gary Gensler, il presidente della SEC, lo staking è rischioso perché gli utenti perdono il controllo sui loro asset digitali, che possono quindi essere liberamente utilizzati da chi offre il servizio. Per assurdo Gensler sembra essere diventato un fan della decentralizzazione: durante il suo discorso ha citato una delle massime più popolare del periodo post crollo di FTX, “not your keys, not your coin”.

Successivamente il New York State Department of Financial Services (NYDFS), l’organo che svolge a livello statale le stesse funzioni della Commissione per i Titoli e gli Scambi e che opera nella giurisdizione dello stato di New York. Il NYDFS insieme alla SEC ha  ordinato a Paxos, un’azienda statunitense che si occupa di emettere asset digitali ancorati a beni e valute fisiche di interrompere le emissioni di BUSD, la stablecoin che emette per conto dell’exchange Binance. L’ordine di interrompere l’emissione di BUSD ha causato il prelievo di oltre 800.000 milioni di dollari da Binance. 


Il CEO di Binance Changpeng Zhao (soprannominato dagli appassionati crypto CZ) dopo il ban della sua stablecoin da parte degli enti governativi statunitensi ha dichiarato, su Twitter, che il settore delle criptovalute ridurrà sempre di più la sua dipendenza dal dollaro statunitense. Nel caso in cui la SEC e il Governo degli Stati Uniti proseguiranno con le politiche repressive nei confronti del mondo crypto le ipotesi più quotate per le stablecoin del futuro sono, secondo CZ, l’euro, lo yen e il dollaro di Singapore. Le stablecoin ancorate al dollaro spariranno dalla circolazione? È giunto il momento di iniziare a calcolare il prezzo di Bitcoin in euro?

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