Tasse Crypto
Ridurre le tasse sulle crypto: come compensare le minusvalenze nella dichiarazione fiscale 2025
Jacqueline Nieder
5 min

Come sfruttare la compensazione delle minusvalenze: tutte le nuove regole che devi conoscere per ridurre l’imposizione fiscale.
Investire in criptovalute può generare guadagni, ma anche perdite. Queste perdite, chiamate minusvalenze, possono essere utilizzate per ridurre le tasse sui profitti futuri. Con la Legge di Bilancio 2025 e il Decreto Legislativo 129/2024, le regole sulla compensazione delle minusvalenze sono cambiate, offrendo più flessibilità agli investitori.
In questo articolo vedremo cosa sono le minusvalenze, come compensarle correttamente e quali strategie adottare per ridurre l’imposizione fiscale sui guadagni da criptovalute.
Cosa sono le minusvalenze e come funzionano nella dichiarazione fiscale
Se hai venduto una criptovaluta a un prezzo inferiore rispetto a quello di acquisto, hai realizzato una minusvalenza. Questa perdita può essere compensata con le plusvalenze, ovvero i guadagni ottenuti dalla vendita di altre criptovalute a un prezzo maggiore rispetto a quello di acquisto.
Dal punto di vista fiscale:
- Le plusvalenze sono tassabili e generano un’imposta da pagare.
- Le minusvalenze creano un credito fiscale, che può essere usato per ridurre l’imposta sulle plusvalenze future.
Il vantaggio? Se hai subito delle perdite, puoi usarle per ridurre l’importo delle tasse negli anni successivi.
Nuove regole: periodo di compensazione esteso a 5 anni
Una delle novità principali introdotte dal 2024 riguarda il tempo a disposizione per compensare minusvalenze:
- Nuovo regime: le minusvalenze realizzate dal 2024 in poi potranno essere compensate entro 5 anni.
- Regime precedente: le minusvalenze realizzate nel 2023 restano compensabili solo per 4 anni (fino al 2027).
Esempio pratico:
- Se realizzi una minusvalenza nel 2024, potrai usarla per ridurre le tasse su eventuali plusvalenze fino al 2029.
- Se hai registrato una minusvalenza nel 2023, potrai usarla solo fino al 2027.
Questa modifica offre più tempo per ottimizzare la dichiarazione fiscale, ma richiede una gestione attenta delle scadenze. Infatti, il doppio regime impone agli investitori una contabilità separata per le minusvalenze realizzate nel 2023 e quelle realizzate dal 2024, in modo da rispettare le rispettive scadenze di compensazione.
Si possono compensare le minusvalenze generate prima del 2023 dalla vendita di criptovalute?
No, le minusvalenze generate prima del 2023 dalla vendita di criptovalute non sono compensabili con le plusvalenze realizzate successivamente.
Perché?
- Cambio di normativa nel 2023: La Legge di Bilancio 2023 (L. 197/2022) ha introdotto una disciplina fiscale specifica per le cripto-attività, stabilendo che le plusvalenze da criptovalute sono tassate al 26%. Tuttavia, prima di questa riforma, le criptovalute erano considerate “valute estere” e soggette a una regolamentazione fiscale diversa.
- Assenza di un quadro normativo chiaro prima del 2023: prima della riforma, l’Agenzia delle Entrate considerava le criptovalute come “valute estere”, per cui la compensazione delle minusvalenze non era esplicitamente prevista. La nuova normativa, entrata in vigore dal 1° gennaio 2023, prevede che le plusvalenze e le minusvalenze siano considerate nel quadro RT della dichiarazione dei redditi, ma senza possibilità di compensare quelle pregresse.
- Regime transitorio: per chi deteneva criptovalute al 1° gennaio 2023, la legge ha introdotto una regolarizzazione fiscale, consentendo di rideterminare il valore delle cripto-attività pagando un’imposta sostitutiva del 14%. Tuttavia, questa opzione non riguarda le minusvalenze maturate prima del 2023.
Come compensare le minusvalenze: strategie per ridurre le tasse
Esempio pratico di compensazione minusvalenze
Capire come compensare minusvalenze permette di ridurre l’imponibile derivante dalle plusvalenze, Un investitore ha questa situazione:
- 2024: realizza una minusvalenza di 10.000 euro.
- 2026: ottiene una plusvalenza di 15.000 euro.
Grazie alla compensazione minusvalenze, l’investitore può sottrarre la perdita al guadagno, riducendo l’importo su cui pagare le tasse:
- Base imponibile: 15.000 – 10.000 = 5.000 euro.
- Imposta da pagare: 5.000 × 26% = 1.300 euro.
Senza la compensazione, l’imposta sarebbe stata 3.900 euro (15.000 × 26%). La compensazione, quindi, permette un risparmio fiscale significativo.
Quali minusvalenze si possono compensare?
L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che:
- Si possono compensare solo minusvalenze nette, ovvero dopo aver sottratto eventuali plusvalenze dello stesso anno.
- Sono compensabili solo le perdite da vendita di criptovalute rispetto al prezzo di acquisto.
- Non si possono compensare le perdite derivanti da scambi tra criptovalute (es. Bitcoin → Ethereum), tranne nei casi in cui si tratti di conversioni in stablecoin (Tether USDT, USD Coin USDC).
- È fondamentale tenere traccia di tutte le operazioni, conservando prove come prezzi di acquisto e tassi di cambio.
Documentazione necessaria per la dichiarazione
- Per semplificare la dichiarazione fiscale, piattaforme come Young Platform offrono strumenti utili:
il Report Fiscale, un documento dettagliato con tutte le minusvalenze realizzate, utile per ottimizzare la compensazione fiscale. - Collegamento con wallet esterni: permette di generare un unico documento con lo storico delle minusvalenze dal 2016 ad oggi.
Questi strumenti aiutano a evitare errori e a rispettare le normative fiscali.
Quando conviene compensare minusvalenze?
L’estensione a 5 anni offre più tempo per decidere quando compensare le perdite. Ma quando è il momento giusto?
Conviene compensare subito le minusvalenze se:
- Si prevedono guadagni consistenti nei prossimi anni.
- Si vuole ridurre l’imposta da pagare nel breve termine.
Puoi aspettare se:
- Non hai guadagni immediati e vuoi sfruttare la minusvalenza per compensare plusvalenze più elevate in futuro.
- Dal 2026 l’aliquota sulle plusvalenze potrebbe salire al 33% (ora al 26%), quindi potrebbe essere più vantaggioso aspettare.
Ecco una tabella sulla compensazione minusvalenze per chiarire come funziona il nuovo regime fiscale.
Il nuovo regime di compensazione minusvalenze rappresenta un’opportunità per ridurre le tasse, ma è fondamentale una gestione attenta delle scadenze. Organizzarsi in anticipo e conservare la documentazione necessaria può fare la differenza per ottimizzare la dichiarazione fiscale.