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Bitcoin: Satoshi Nakamoto, l’ultimo post ha 11 anni

CR
Cosimo Rosario Di Martino

4 min

Bitcoin ultimo post di Satoshi ha 11 anni

Satoshi Nakamoto, pseudonimo del creatore di Bitcoin, ha scritto il suo ultimo post su Bitcointalk prima di scomparire per sempre. Dov’è ora Satoshi?

Un semplice changelog: l’ultimo messaggio di Satoshi Nakamoto era una lista di problemi di Bitcoin sui quali stava lavorando. Poi, il 13 dicembre 2010, il suo ultimo accesso a bitcointalk. Dopo, lo sviluppatore anonimo ha fatto perdere tutte le sue tracce. Alcuni dicono che si sia dedicato ad altri progetti, altri pensano che si sia ritirato per paura di essere rintracciato. Dov’è finito Satoshi Nakamoto? 

Bitcointalk, il forum di Satoshi Nakamoto

Satoshi Nakamoto creò il forum bitcointalk il 17 novembre 2009. In quel forum si formò una rete di sviluppatori dedita a supportare e migliorare costantemente Bitcoin e la nuova idea di criptovaluta. Satoshi, ovviamente, era tra gli utenti più attivi e si occupava sia dello sviluppo della blockchain che della gestione del forum.

Il suo ultimo post del 12 dicembre 2010 riguardava una nuova funzionalità per contrastrare gli attacchi DoS, ovvero attacchi hacker che sovraccaricano una rete e ne impediscono il funzionamento. “C’è ancora del lavoro da fare contro gli attacchi DoS”, ha scritto in quel changelog. Il giorno dopo, Satoshi accede al forum per un’ultima volta alle 4:45 del pomeriggio per poi sparire per sempre.

Secondo alcuni, Satoshi Nakamoto si sarebbe ritirato per dedicarsi ad altri progetti. Eppure, nei giorni prima del suo ultimo post, il creatore di Bitcoin sembrava teso a causa di un evento che ha scosso la community acerba di Bitcoin del tempo: Wikileaks.

Wikileaks e il can che dorme

Nel 2011 Bitcoin, che a quei tempi era ancora in fase beta, ha guadagnato popolarità all’improvviso a causa di Wikileaks. Il famoso archivio di documenti “top-secret” era appena stato bloccato dagli Stati Uniti, e tutti i provider di pagamento come MasterCard e Visa avevano impedito le donazioni all’organizzazione no-profit. Per questo, Wikileaks ebbe l’idea di accettare donazioni in Bitcoin.

Molti membri del forum bitcointalk erano entusiasti: il loro progetto cominciava ad avere successo. Ma Satoshi Nakamoto non era d’accordo. “Sarebbe stato bello ricevere queste attenzioni in altri contesti. WikiLeaks ha svegliato il can che dorme, e quel cane sta arrivando a sbranarci” ha scritto il creatore di Bitcoin l’11 dicembre, in risposta a un post che citava un articolo di PC World. La piccola rete blockchain in beta non era pronta a ricevere quelle attenzioni.

Chiedo a WikiLeaks di non usare Bitcoin per le donazioni” ha scritto Satoshi il 5 dicembre. “Bitcoin è una piccola community acerba e ancora in beta. Voi otterreste solo qualche spicciolo, ma la fama che ci portereste ci distruggerà”. Le parole di Satoshi sembrano catastrofiche, ma ancora oggi le criptovalute non sono considerate un sistema di pagamento affidabile, tranne in alcuni casi eclatanti. Forse Satoshi aveva ragione: associare Bitcoin allo scandalo WikiLeaks ha danneggiato la credibilità di una rete ancora acerba?

Dov’è ora Satoshi Nakamoto?

In ogni caso, Satoshi Nakamoto ha fatto perdere le sue tracce subito dopo lo scandalo, lasciando la community divisa sul da farsi. Probabilmente il leggendario programmatore ha valutato la community come sufficientemente matura da prendere decisioni autonome. O forse ha avuto paura di quella fama che gli si sarebbe potuta ritorcere contro?

Negli anni, diverse persone hanno dichiarato di essere Satoshi Nakamoto, ma la sua vera identità rimane ancora sconosciuta. In fondo, come si dice spesso nella community di Bitcoin, “Siamo tutti Satoshi. A che serve sapere chi sia il creatore di Bitcoin, quando tutti noi collaboriamo al progetto? Satoshi Nakamoto rimane una figura leggendaria e ispiratrice, ed è giusto ricordarlo il giorno dell’anniversario del suo ultimo accesso al forum.

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