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Come calcolo l’inflazione con l’indice dei prezzi al consumo? Spiegazione teorica ed esempio pratico

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Filippo Iachello

5 min

Calcolo inflazione: ecco come fare

Come calcolare l’inflazione? Scopri le formule per il calcolo dell’indice dei prezzi al consumo (CPI), il suo principale indicatore 

Come avviene il calcolo dell’inflazione? Una domanda lecita alla luce del  recente aumento dei prezzi che sta erodendo il potere d’acquisto dei cittadini e delle imprese. Il tasso è una stima dell’inflazione di un paese che deriva da alcuni indicatori, il cui principale è il Consumer Price Index (CPI). Scopri dunque, tramite una spiegazione teorica e un esempio pratico, come avviene il calcolo dell’inflazione a partire dall’indice dei prezzi al consumo.

Calcolo inflazione: cos’è l’indice dei prezzi al consumo (CPI)?

Prima di comprendere tecnicamente come avviene il calcolo dell’inflazione occorre fare qualche precisazione teorica sul CPI. L’indice dei prezzi al consumo misura la variazione dei prezzi di un paniere (insieme) di beni e servizi (come generi alimentari o le spese per l’energia elettrica), che rappresentano le abitudini di consumo della popolazione in un dato territorio geografico. È l’indicatore più utilizzato per il calcolo dell’inflazione perché monitora l’andamento dei prezzi nel tempo.

Il CPI rappresenta una buona approssimazione della complessiva variazione dei costi nell’economia di uno Stato. Quando ascoltando il telegiornale senti che l’inflazione è al 5%, quello è il dato dell’indice dei prezzi al consumo.  

L’indice dei prezzi al consumo, definito Consumer Price Index (CPI) in ambito internazionale, ha diverse sfumature. Il CPI in Italia si chiama “Indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale (NIC)”, ma esistono anche “l’Indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI)” e “Indice armonizzato dei prezzi al consumo (HICP)”. Quest’ultimo viene utilizzato anche dalla Banca Centrale Europea dato che mette a confronto i dati sui prezzi di tutti i paesi dell’Eurozona. 

In questo articolo, per spiegare il calcolo dell’inflazione, useremo il termine CPI in maniera generica per riferirci a tutti gli indici dei prezzi al consumo. La differenza tra questi indicatori è determinata solo dal diverso paniere di beni e servizi a cui fanno riferimento.

Il CPI secondo l’ISTAT

Per effettuare correttamente il calcolo dell’inflazione è fondamentale scegliere un paniere di riferimento, il quale deve essere rappresentativo della spesa media delle famiglie. Questo insieme deve quindi includere beni e servizi che vengono acquistati regolarmente (generi alimentari, abbigliamento, biglietti per i mezzi di trasporto, energia elettrica …). La selezione di beni e servizi da inserire nel paniere spetta alle agenzie di statistica, in Italia se ne occupa l’ISTAT.

Il CPI viene calcolato attraverso un processo di ponderazione. In altri termini viene assegnato un “peso” relativo a ciascun bene o servizio all’interno del paniere, in base a quanto influenza in media la spesa totale delle famiglie. Se in media, le famiglie italiane spendono il 20%  in generi alimentari, allora questa voce varrà circa il 20% dell’indice dei prezzi al consumo. L’assegnazione dei “pesi” viene effettuata sulla base di indagini a campione, sui dati di spesa delle famiglie e tramite dei sondaggi.

Calcolo inflazione dal CPI: ecco come fare

Insomma l’indice dei prezzi al consumo è il dato che mostra l’andamento dell’inflazione facendo la media ponderata dei prezzi dei beni e servizi di un singolo paniere. Per effettuare il calcolo si seguono i seguenti passaggi:

  1. Si sceglie il paniere rappresentativo;
  2. Si stabilisce il peso dei vari beni e servizi presenti all’interno del paniere;
  3. Si rilevano i prezzi di ogni bene e servizio del paniere;
  4. Si moltiplicano i prezzi per i pesi relativi dei beni e dei servizi e si sommano i risultati ottenuti;
  5. Si divide il risultato per il valore dello stesso paniere dell’anno o del periodo di tempo precedente.

L’indice dei prezzi al consumo viene calcolato a intervalli regolari, ad esempio mensilmente o trimestralmente, per monitorare l’andamento dei prezzi nel tempo e rilevare l’eventuale presenza di inflazione o deflazione. Il CPI viene inoltre utilizzato come parametro di riferimento per adeguare le pensioni, gli stipendi e gli affitti.

Un esempio pratico di calcolo del CPI

Per comprendere a pieno la formula del CPI per il calcolo dell’inflazione possiamo utilizzare un esempio pratico. Vediamo come determinare l’indice dei prezzi al consumo di un paniere, inventato da noi, composto da soltanto tra beni: pane, latte e uova. 

Supponiamo che il prezzo medio del pane nel 2022 fosse di 2,00€ al kg, mentre nel 2023 è di 2,10€. Quello del latte è invece passato da 1,50€ a 1,60€ e quello delle uova da 3,00€ a 3,50€. Il peso rispettivo di questi beni all’interno del paniere è: 40%, 30% e 30%.

Innanzitutto dobbiamo calcolare il valore dell’intero paniere per i due anni moltiplicando il prezzo dei beni per il peso che hanno nel paniere e sommandoli:  

Valore del paniere 2022 = (2,00 € x 40%) + (1,50 € x 30%) + (3,00 € x 30%) = 2,10 €

Valore del paniere 2023 = (2,10 € x 40%) + (1,60 € x 30%) + (3,50 € x 30%) = 2,46 €

Poi dobbiamo calcolare il rapporto tra il valore del paniere nel 2023 e il 2022:

Rapporto dei valori del paniere = Valore del paniere 2023  / Valore del paniere 2022 = 2,46 € / 2,10 € = 1,17

E infine moltiplichiamo questo valore per 100 in modo da ottenere il CPI:

CPI = 1,17 x 100 = 117

Quindi, l’indice dei prezzi al consumo per il 2023 di questo paniere inventato è 117, per ricavare il tasso di inflazione espresso in percentuale basta dividere il risultato per dieci. In questo modo si avrà una stima dell’inflazione nel 2023 per il nostro paniere di beni e servizi. Ovviamente il paniere di uno stato è molto più ampio, per esempio quello dell’indice nazionale per l’intera collettività (NIC) contiene più di 100 beni e servizi diversi.


Insomma, per rispondere alla domanda “come calcolo l’inflazione” abbiamo compreso cosa sono gli indici dei prezzi al consumo, ma anche quali sono i principali e come si determinano. Inoltre abbiamo anche scoperto com’è composto un paniere di beni e servizi e come si calcola il “peso” di questi ultimi in un determinato territorio geografico.

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