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Dati sensibili: quali sono e come proteggerli? Una guida

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Filippo Iachello

4 min

Dati sensibili: quali sono e come proteggerli

Quali sono i dati sensibili? Le informazioni personali che rientrano in questa categoria disciplinata dal regolamento dell’Unione Europea

Quali sono i dati sensibili? Una domanda che le persone si pongono molto spesso, soprattutto quando sentono nominare questa particolare categoria di informazioni. La definizione normativa è mutata nell’ultimo periodo. Dopo l’introduzione del GDPR, il regolamento dell’Unione Europea che disciplina il modo in cui le aziende e le altre organizzazioni trattano i dati personali, i dati sensibili hanno infatti cambiato nome e ora vengono definiti particolari e sono un sottoinsieme dei dati personali.

In questo articolo scopriremo non soltanto quali sono i dati sensibili, quali informazioni rientrano in questa categoria, i rischi associati alla divulgazione, ma anche come proteggerli.

Dati sensibili: cosa sono?

I dati sensibili sono informazioni particolarmente personali, delicate e preziose. Vengono definiti sensibili (dopo l’introduzione del GDPR particolari) perché sono in grado di rivelare aspetti intimi della vita di una persona e possono essere utilizzati per danneggiare o discriminare un individuo. Per questo motivo le aziende devono trattarli con grande attenzione, raccoglierli solo se realmente necessari e conservarli in modo sicuro.

Quali sono i dati sensibili?

Definire quali siano esattamente i dati sensibili può essere complesso. In particolare perché le disposizioni normative sono variate nel tempo ed è cambiato anche il nome attribuito a questo tipo di informazioni. Il dati sensibili sono stati nominati per la prima volta del decreto legge 196 del 2003 e riguardavano le seguenti caratteristiche di un individuo:

  • L’origine razziale ed etnica
  • Le opinioni politiche
  • Le convinzione filosofiche e religiose
  • L’orientamento sessuale 
  • Lo stato di salute

Con l’introduzione del GDPR sono stati aggiunti i dati biometrici e genetici e l’appartenenza sindacale alle informazioni che possono essere trattate soltanto se in possesso di un’autorizzazione scritta del diretto interessato.

La differenza tra dati sensibili e personali

Spesso c’è molta confusione intorno al concetto di dati sensibili tanto che questo viene usato come sinonimo di: dati personali. In realtà se è vero che tutti i dati sensibili sono dati personali è invece falso il contrario. Alcuni dati personali (come il codice fiscale o l’indirizzo IP) non vengono definiti sensibili o particolari perché sono meno delicati e estrapolabili attraverso altre informazioni. 

In ogni caso, entrambe le tipologie di dati possono essere utilizzate per realizzare attacchi informatici. Se un attore malevolo dovesse entrare in possesso, ad esempio, di dati che riguardano la nostra salute potrebbe infatti ricattarci.

Dati sensibili: come proteggerli

Proteggersi dai malintenzionati che tentano di rubarci i dati sensibili è compito nostro. Per questo è necessario navigare in internet in modo consapevole prendendo tutte le precauzioni possibili. Ecco una veloce check list che puoi consultare per capire se stai utilizzando internet in modo sicuro:

  • Utilizzare password robuste: di lunghezza superiore agli 8 caratteri e composta da minuscole, maiuscole, simboli e numeri;
  • Rendere privati i profili social: per evitare phishing e social engineering;
  • Utilizzare un VPN: al fine di nascondere il proprio indirizzo IP e i siti che si consultano;
  • Non cliccare su link sospetti;
  • Criptare i file contenenti i dati più preziosi.

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Ora che sai quali sono i dati sensibili, come si differenziano da quelli personali e come proteggersi dai malintenzionati che cercano di impossessarsene puoi navigare un po’ più serenamente sul web consultando sia i siti tradizionali che le dapp (applicazioni decentralizzate) costruite sulle blockchain.

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