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Gary Gensler sotto attacco: la battaglia contro le crypto e il Congresso

FI
Filippo Iachello

3 min

Gary Gensler è sotto attacco di un fuoco incrociato

Gary Gensler, presidente della SEC, è al centro di critiche bipartisan per la sua gestione, dal punto di vista regolamentare, del settore crypto negli ultimi anni

Gary Gensler, presidente della Security and Exchange Commission (SEC), si trova in una situazione sempre più difficile a causa della sua controversa gestione del settore crypto. Quello che è iniziato come una battaglia regolamentare si è trasformato in uno scontro politico che coinvolge membri del Congresso di entrambi gli schieramenti. Questo articolo approfondisce il contesto delle accuse rivolte a Gensler e le reazioni che ha suscitato tra i legislatori.

Le prime critiche: la causa contro DEBT Box

Durante l’udienza della Commissione Servizi Finanziari della Camera della scorsa settimana, Gary Gensler ha dovuto affrontare un duro attacco da parte di membri del Congresso, come il repubblicano Tom Emmer, che ha criticato la gestione della causa contro DEBT Box, una startup crypto accusata di frode per 49 milioni di dollari. La causa non solo non ha portato risultati concreti, ma è costata agli Stati Uniti 1,8 milioni di dollari in spese legali. Emmer ha sfidato apertamente Gensler, chiedendogli se fosse imbarazzato da questo fallimento. In risposta Gensler ha ammesso le sue colpe, dichiarando che il caso non è stato gestito correttamente.

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Anche i Democratici contro Gensler

Se da un lato le critiche di Emmer potrebbero sembrare prevedibili, data la sua appartenenza al Partito Repubblicano, sorprendente è stata la reazione del democratico Ritchie Torres. Torres ha interrogato Gensler su come la SEC definisce una “security” e ha portato all’attenzione una questione cruciale per il settore crypto e gli NFT. Nello specifico ha rivolto una domanda curiosa al presidente della Commissione, chiedendogli se un biglietto per una partita degli Yankees possa essere considerato una security.

Gensler ha risposto citando il test di Howey, un meccanismo che risale al 1946 utilizzato per stabilire se un asset è una security o meno. Tuttavia, Torres ha risposto che questo test è obsoleto per le nuove tipologie di asset come gli NFT, sottolineando che secondo questa logica, anche opere d’arte o vinili potrebbero essere considerate security.

Cosa potrebbe succedere ora?

Le crescenti critiche a Gensler da parte di entrambi i partiti suggeriscono che il suo futuro come presidente della SEC potrebbe essere in bilico. Dopo anni di scontri con il settore crypto, la pressione su di lui non è mai stata così forte. Le ripercussioni di questi scontri non riguardano solo Gensler, ma potrebbero anche portare a un cambiamento radicale nella regolamentazione delle criptovalute negli Stati Uniti. Resta da vedere se Gensler riuscirà a mantenere la sua posizione o se le critiche crescenti porteranno a una riforma della SEC e delle sue politiche verso il settore crypto.

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