Si parla spesso di gender gap nel settore dell’informatica e della finanza, e nel mondo crypto? Ecco la visione di 7 donne italiane.
Chi frequenta l’ambiente fintech non ha problemi a nominare qualche CEO donna, e lo stesso possiamo dire per il settore crypto a livello internazionale.
Ma in Italia, considerando la piccola dimensione del mercato, a che punto siamo?
Chi sono le donne che lavorano in prima linea e portano valore in questo settore ogni giorno?
Te ne presentiamo 7: Raffaella Aghemo, Cristina Baldi, Silvia Bosso, Enza Cirone, Francesca Failoni, Maria Magenes e Saveria Spezzano, tutte professioniste con esperienze ed età diverse.
Non solo scopriremo chi sono, ma abbiamo chiesto direttamente a loro cosa pensano della questione “gender gap” (disparità di genere) e cosa si possa fare per incoraggiare le donne ad avvicinarsi al settore crypto e blockchain.
La risposta di Enza Cirone
“A mio parere sarebbe necessario agire lungo due direttrici: le norme sociali e la formazione.
Da una parte, è necessario un cambiamento di approccio che si rispecchi nella società: più atti normativi che favoriscano la parità di genere e norme sociali che si riflettano in azioni concrete volte a garantire una reale rappresentazione delle donne nel settore blockchain (ad es. più donne nei consigli di amministrazione di grandi società).
Dall’altra parte, dato il tecnicismo che caratterizza la tecnologia blockchain e il settore crypto, è opportuno fornire alle professioniste strumenti utili per poter essere competitive, incentivando progetti e corsi di formazione rivolti a donne, come il programma DLT Talents organizzato dal Frankfurt School Blockchain Center al quale ho avuto il piacere di partecipare.
Esempi come questo testimoniano come vi sia sempre più attenzione a questo tema e alle problematiche ad esso connesse e come alcuni degli strumenti idonei a garantire un futuro più equo e sostenibile per le prossime generazioni siano davvero a portata di mano. È ora di cogliere queste opportunità!”
Chi è Enza Cirone
Enza è una dottoranda di ricerca in European and Transnational legal studies presso l’Università di Firenze e il suo progetto di ricerca indaga le implicazioni legali di data protection della tecnologia Blockchain. Ha svolto periodi di ricerca presso la Commissione europea collaborando con il legal team della Unit for Digital Innovation & Blockchain della DG CONNECT, presso il Max Planck Institute for Innovation and Competition di Monaco di Baviera e sta attualmente lavorando presso la Corte di Giustizia dell’Unione europea.
È membro ricercatore dell’Associazione Blockchain Italia e del network internazionale Blockchain Ladies ed è associate member dell’unità di ricerca BABEL (Blockchain and Artificial Intelligence for Business, Economics and Law) del dipartimento di Economia and Management dell’Università di Firenze. È anche una alumna del programma di formazione DLT Talents organizzato dal Frankfurt School Blockchain Center.
La risposta di Saveria Spezzano – Women of Crypto
“Credo che le donne abbiano bisogno di esempi, modelli a cui ispirarsi, abbiano bisogno di essere incoraggiate.
Ricordiamoci che i tempi sono cambiati e che questo meraviglioso settore è aperto a chiunque abbia passione e voglia di aggiornarsi.
La blockchain, come le crypto e l’innovazione in generale hanno bisogno di donne. Pensate a quanto tempo hanno perso le nostre nonne chiuse in casa a stirare, che noia.
Ora tocca a noi.”
Chi è Saveria Spezzano
Saveria ha una laurea in Economia e una magistrale in Tecnologia e gestione dell’Innovazione, con una tesi incentrata sul mondo degli NFT. Pugliese di nascita, ha vissuto prima a Roma e ora in Spagna. Con l’alias Women of Crypto, ha un canale YouTube dove parla di Blockchain e Criptovalute, e contemporaneamente si occupa del Marketing di un’impresa che sviluppa software, anch’essa molto attiva sul fronte gender gap in ambito STEM.
La risposta di Raffaella Aghemo
“In un momento storico in cui è importante riguadagnare fiducia nel futuro, occorre anche volgere uno sguardo più attento all’emisfero femminile, in termini di competenze, partecipazione e coinvolgimento.
Come ho spiegato anche in un recente lavoro, appare sempre più evidente una forte componente femminile nel settore delle nuove tecnologie e della blockchain!
Occorre, però, anche “accettare” la presenza delle donne in sempre maggiori ambiti, ma non nel senso di una “apertura di genere”, che già di per sé sarebbe giusta ed auspicabile, ma nel senso di una agognata “meritocrazia”, atta a premiare chi è preparato, senza badare a genere, estrazione sociale, etnia eccetera. Solo in questa maniera si incoraggeranno le nuove leve a proporsi, a rischiare, a lanciarsi in nuove e stimolanti sfide.”
Chi è Raffaella Aghemo
Raffaella è una Innovative Lawyer, consulente ed autrice di pubblicazioni su Intelligenza Artificiale e sulla blockchain che indagano i profili tecnologici alla luce di futuri scenari normativi. Co-Founder di Iusintech, team interdisciplinare tutto al femminile di supporto alle imprese nel nuovo panorama tecnologico
La risposta di Maria Magenes
“Questo settore, essendo molto giovane, può sicuramente sembrare complesso, quasi ostico, e non solo per le donne. Spesso si pensa che sia necessario un background tecnico, ma non è così. Semplicemente, per tutti i ruoli nel settore, c’è tanto da capire e tantissimo da imparare. C’è da rimboccarsi le maniche e uscire dalla comfort zone. Sicuramente una delle cose che mi sento di dire è che non c’è genere nell’apprendimento.
Quello che ho personalmente notato in questi 3+ anni nel settore è che tutti, uomini, donne stiamo imparando insieme. Non c’è mai stata discriminazione nei miei confronti e trovo che il miglior modo per attrarre talenti e donne, in questo mondo sia raccontare e condividere più che possiamo le nostre storie positive, storie di inclusività. A livello personale, rendersi disponibili a dare consigli.”
Chi è Maria Magenes
Maria è entrata nel mondo della Blockchain ed in particolare della Finanza Decentralizzata (DeFi) nel 2018. Oggi è Marketing Lead di Oasis.app, che permette l’accesso al protocollo Maker e la creazione del Dai. Inoltre collabora con Balancer e supporta diversi progetti relativi all’education sulla blockchain, tra cui DeFi Africa e She256. Precedentemente ha ricoperto per 2 anni il ruolo di Marketing Lead Europe & Africa per MakerDAO e per un anno quello di Head of Marketing ad Aave. Prima di entrare nel settore, è stata diversi anni parte del team di Marketing Strategy a Sky Italia. Maria ha studiato International Management all’Università Bocconi.
La risposta di Silvia Bossio
“Come diciamo sempre noi del Crypto bar, sarebbe un elemento incoraggiante dell’ottimo champagne contornato da studio generale del mercato crypto e blockchain.
Non è una questione di genere, come ripeto da anni, ma di mente. Questo settore si muove velocemente, nuovi spunti di studio, nuove realtà, nuove esperienze da vivere e condividere.
Non esiste il concreto bisogno di incoraggiare un’altra persona (donna o uomo), ognuno si crea la sua cultura per determinati bisogni e obiettivi. Sono dell’idea che essa non abbia confini, non esiste nessun genere, nessuna classe sociale o politica, non abbiamo bisogno di categorie, le quote rosa esempio, marketing per molti, valore di pochi.
Il mio consiglio?
Se interessa un determinato argomento, lo studio e l’informazione sono essenziali, é il pizzico di passione in più che fa il resto. “
Chi è Silvia Bossio
Silvia è una delle prime e poche donne in Italia ad aver percepito e cavalcato l’ondata tecnologica del settore Blockchain e Bitcoin.
Durante i suoi studi in merito fonda quello che si chiama adesso “The Timist” e scrive articoli per hobby sulle nuove tecnologie, firmandosi a volte con il suo alterego, Silvia Jones. Da oltre 5 anni si occupa di portare valore alla community italiana, è una delle Founder di Crypto Bar. Community Manager di Seed Venture e Direttore Generale di Chainblock.
La risposta di Francesca Failoni
“Dalla mia esperienza professionale nel mondo blockchain ho capito che l’importante non è tanto parlare di donne e uomini quanto di persone che portano contributi nuovi e di valore, competenza e idee diverse. Questa tecnologia rivoluzionaria sta alimentando un settore professionale in costante evoluzione che oggi è rappresentato da una community in rapida crescita, dove il confronto è alla base e l’inclusione è fondamentale per delineare una prospettiva efficace sull’innovazione.
Non avere quindi paura di buttarsi e puntare a seguire la propria passione con determinazione e perseveranza, impegnarsi e aggiornarsi anche grazie alle nuove possibilità di formazione che si stanno sviluppando, perché ritengo sia il momento giusto e una reale opportunità per le donne di inserirsi in un campo variegato, aperto e ancora giovane, che non può avere una visione solo maschile ma che ha bisogno di noi per guardare al futuro!”
Chi è Francesca Failoni
Francesca è Chief Financial Officer e co-fondatrice di Alps Blockchain e Idromine, impresa che si pone l’obiettivo di rendere sostenibile il processo di mining legato alla tecnologia della blockchain in Italia. Laureata in Economia e Management presso l’Università degli Studi di Trento, attualmente frequenta il master in Management delle tecnologie, innovazione e sostenibilità presso Università degli Studi di Roma – La Sapienza. Durante il percorso accademico entra a far parte di Junior Enterprise dell’Università di Trento (JETN) e guida il progetto del FintechLab per mettere in contatto le startup del territorio operanti nel settore Fintech e Blockchain.
La risposta di Cristina Baldi
“Nonostante il consistente divario tra il numero di investitori uomini e donne a favore del primo, è sicuramente di grande auspicio prendere atto del risultato dell’analisi compiuta durante lo scorso mese di Febbraio di N26 sul mondo crypto: negli ultimi tre anni la percentuale di donne che detengono Bitcoin è triplicata. Un dato interessante soprattutto se analizzato in un contesto più ampio dove la carenza di presupposti e delle condizioni per l’indipendenza finanziaria della donna è ancora una realtà di fatto.
L’adeguamento del gap salariale contribuirebbe sicuramente a spingere la propensione all’investimento femminile fino ad ora molto bassa e prevalentemente destinata a contribuire ai bisogni della famiglia soprattutto per quanto riguarda la gestione e la cura dei figli. Tale tendenza è da considerarsi un’evidenza storica il cui protrarsi ha determinato anche un allontanamento dell’interesse femminile dalle tematiche e dalla conoscenza delle opportunità esistenti sul mercato. Ecco perché iniziative di educazione finanziaria che prevedano livelli di coinvolgimento diversi sono da considerarsi una delle opportunità più utili per sensibilizzare, far conoscere e coinvolgere sempre più donne nelle possibilità di investimento esistenti sul mercato.
Il mondo delle criptovalute peraltro offre di per sé un’ulteriore opportunità dettata dal fatto che non esistono soglie minime per entrare sul mercato. Se ne parla ancora poco, da un lato per questioni culturali dall’altro perché gli impatti mediatici legati a questo mondo non sempre positivi, creando reticenze e frizioni all’avvicinamento verso questo mondo.
Sono auspicabili iniziative di educazione finanziaria fin dalla scuola elementare che riescano a trasmettere in una fascia di età ancora poco segnata dagli stereotipi di genere che la crescita finanziaria come anche la possibilità di lavorare nel mondo delle tecnologie come la blockchain sono opportunità al pari di tutti. La sensibilizzazione di fasce di età più giovane può contribuire in modo reale a un cambiamento dello stato attuale delle cose, per osmosi e sicuramente per impatto creando un interesse sempre più importante e consistente anche per il mondo femminile nei confronti delle materie finanziarie.”
Chi è Cristina Baldi
Cristina ha un’esperienza ventennale come manager della finanza d’impresa, del credito e gestione dei rischi in aziende multinazionali e intermediari del credito.
Specializzata nella tecnologia Blockchain e le sue applicazioni, aiuta le persone a fare operazioni consapevoli con le criptovalute e le imprese a definire i fattori per stare sul mercato in modo competitivo, associare ad essi i propri progetti di innovazione e le soluzioni finanziarie più idonee. Formatrice in tema di Blockchain e finanza d’impresa.