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La Cina dopo le crypto bandirà anche gli NFT? 

EC
Elisa Campaci

5 min

NFT news dalla Cina: diventeranno illegali come le criptovalute?

In Cina gli NFT diventeranno illegali come le criptovalute? Un tribunale cinese emette una sentenza e si apre il dibattito 

La corte del tribunale di Hangzhou in Cina qualche giorno fa ha stabilito che gli NFT per le loro caratteristiche di “valore, scarsità, tracciabilità e commerciabilità”, devono seguire le leggi stabilite per la vendita negli e-commerce e quelle relative alla proprietà virtuale. La sentenza è stata particolarmente clemente nei confronti del settore, dopo il ban alle crypto del 2021. Quali potrebbero essere gli sviluppi successivi a questa news? Gli NFT diventeranno illegali in Cina?

In Cina le criptovalute sono bandite 

Nel 2021 il governo cinese ha vietato ufficialmente il mining e il trading di crypto. Da un lato il mining è stato bannato per motivi ambientali (portando via dal paese il 50% di tutta l’attività di mining globale), le crypto invece sono state proibite per eventuali rischi di “speculazione”. In Cina dunque sono illegali tutte le transazioni da crypto a crypto e da crypto a fiat, e viceversa. Questo sia su piattaforme locali che estere. Nel 2021 il governo non si è tuttavia espresso per regolamentare gli NFT. 

Gli NFT sono legali in Cina?

Dal punto di vista legale, gli NFT non sono vietati in Cina. Tuttavia dal momento che la loro tecnologia è legata alle criptovalute, la situazione si complica. Un primo aspetto da considerare è che, dato il divieto imposto alle crypto, al momento i token non fungibili non possono essere acquistati tramite criptovalute. In generale sebbene il governo cinese non sia ostile al concetto di NFT in sé, resta poco tollerante nei confronti di eventuali applicazioni finanziarie e anche alla semplice compravendita. 

A questo proposito, il 13 Aprile 2022 la National Internet Finance Association of China, la China Banking Association e la Securities Association of China hanno condiviso delle linee guida per “prevenire i rischi finanziari legati agli NFT”. Non si tratta di leggi perché queste associazioni non hanno poteri legislativi, bensì di accorgimenti da adottare per evitare che gli utenti associno i token agli stessi concetti di “speculazione” che hanno portato le crypto ad essere bandite. Queste linee guide sono come un test per chi vuole creare e vendere NFT in Cina e potrebbero orientare scelte future da parte delle autorità costruendo degli standard.

Alcune di queste misure sono: 

  1. Utilizzare solo la blockchain di stato per creare NFT (di questa blockchain parleremo più avanti);
  2. Riferirsi agli NFT come a “oggetti da collezione virtuali” e non come a “token”;
  3. Evitare qualsiasi associazione con le crypto;
  4. Sospendere i mercati secondari di NFT;
  5. Utilizzare piattaforme che verificano l’identità degli utenti.

É nato un mercato nero 

Il ban alle crypto ha portato molti cittadini cinesi ad utilizzare reti private virtuali (VPN) che possono aggirare la localizzazione e la censura del governo cinese nei confronti dei servizi crypto internazionali. In questo modo i cinesi possono accedere a marketplace come OpenSea e Magic Eden, in cui si possono comprare token con criptovalute e rivenderli secondo una propria strategia. Si stima che il 31% degli utenti di internet in Cina si serva di una VPN, e che tra questi la compravendita di NFT sia molto popolare. 

Dal tribunale di Hangzhou: un NFT è come un paio di sneakers

Per completare il quadro sullo status degli NFT in Cina, è arrivata una sentenza dal tribunale di Hangzhou, specializzato nel diritto del settore internet. Il 29 Novembre la Corte è stata chiamata ad esprimersi in merito a un conflitto tra un acquirente e un marketplace che ha annullato una vendita di non-fungible token senza il consenso delle parti interessate. In questa occasione il tribunale ha decretato che gli NFT appartengono “alla proprietà virtuale della rete” in quanto prodotto unico protetto da un’attività intellettuale. I token non fungibili dunque dal punto di vista legale, vanno considerati come qualsiasi prodotto venduto su un e-commerce. La legge che monitora questo aspetto è la E-commerce Law in vigore dal 1° gennaio 2019, una legge molto popolare elaborata per rispondere alla rapida crescita del commercio online.

Gli NFT diventeranno illegali? Le ultime news non fanno intuire particolari chiusure da parte delle autorità cinesi. 

Possono esistere NFT senza criptovalute? 

Il governo cinese ha proposto anche una propria versione di NFT, ovvero creati sulla blockchain di stato. Questa rete chiamata Blockchain Services Network (BSN) è una blockchain centralizzata e “permissioned”. Al contrario di tutte le blockchain pubbliche “permissionless”, la BSN è gestita da addetti selezionati e non dai validatori del network. Su questa blockchain tutti gli utenti sono tracciati, in conformità alla legge cinese. Sulla BSN sono disponibili anche strumenti per artisti e brand che vogliono realizzare le loro collezioni di token, acquistabili solo in moneta fiat. Questa versione cinese degli NFT si chiama BSN-DDC ovvero certificati digitali distribuiti

In Cina chi vende o crea NFT lo fa sulla BSN oppure su altre reti simili che rispettano le norme, come nel caso di Alibaba, Tencent e JD. La maggior parte di questi servizi sono offerti da aziende Web2 consolidate, difficilmente si trovano protocolli decentralizzati. Dunque possono esistere NFT senza crypto? Quelli proposti dal governo cinese non possono essere considerati veri e propri token non fungibili? Il dibattito è aperto, per i paladini della decentralizzazione, i “certificati digitali distribuiti” non rispondono alle esigenze del Web3. 

Uno strumento di protesta 

Tralasciando gli aspetti legislativi, gli NFT in Cina sono diventati popolari tanto da essere usati come forma di protesta contro il governo. 

I cittadini di Shanghai lo scorso Maggio hanno scelto i token non fungibili come mezzo per comunicare fuori dalla Cina le politiche oppressive sul lockdown imposto già da Marzo. Dopo la pubblicazione di un video contro il durissimo lockdown, il governo aveva infatti bandito tutti i riferimenti all’argomento sui social network. Gli NFT sono quindi serviti per testimoniare le difficili condizioni di vita, in modo immutabile e condivisibile in tutto il mondo. 

Anche se gli NFT in Cina diventeranno illegali, esempi come questo ci fanno credere che gli appassionati non rinunceranno così facilmente a una tecnologia con queste potenzialità. 

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