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5 curiosità su Algorand

EC
Elisa Campaci

4 min

Algorand 5 curiosità sulla crypto accademica

Da dove deriva il nome di Algorand? È davvero in contatto con gli atenei più importanti del mondo? Con quale famosa azienda italiana ha collaborato? Scopri questi e altri fun fact!

Sull’exchange di Young Platform c’è una nuova criptovaluta in circolazione: ALGO, il token di Algorand! Dopo aver approfondito i suoi aspetti tecnici e la sua governance nell’Academy, ecco una lista di curiosità e fun fact sulla blockchain accademica ed ecologica. 

1. Cosa significa il nome Algorand?

Iniziamo questa lista di curiosità su Algorand dal suo nome. Da dove deriva? Dall’unione delle parole algorithmic e randomness, il protocollo di Algorand infatti seleziona i validatori dei blocchi sulla base di una casualità algoritmica. Con questo metodo casuale la blockchain funziona grazie al lavoro di più nodi e non solo di alcuni, tutta la rete collabora! L’algoritmo seleziona di volta in volta un nodo diverso per verificare le transazioni di un blocco e la sua scelta è imprevedibile fino all’ultimo minuto. Per Algorand l’algorithmic randomness è il suo punto forte, ciò che rende possibile il suo ecologico Pure Proof-of-Stake e garantisce una rete democratica. 

2. Algorand è coach di una squadra di cervelloni internazionali

Lo spirito accademico di Algorand è espresso alla massima potenza dal Global University Program che coinvolge atenei da tutto il mondo. Tra i tanti ci sono il MIT (dove insegna Silvio Micali, il fondatore di Algorand), la Sapienza di Roma, la Berkley e la Peking University. Algorand con questo programma riunisce tutte le Hermione Granger e i Sheldon Cooper del mondo per far loro studiare la blockchain e la crittografia. Gli studenti più promettenti del mondo con il Global University Program hanno l’opportunità di vedere da vicino il lavoro del team di Algorand e portare il loro contributo nello sviluppo della blockchain. Algorand promuove soprattutto le ricerche degli studenti che cercano applicazioni della tecnologia crittografica per il bene comune e migliorare la vita delle persone. Algorand sta mettendo insieme un esercito di cervelloni, gli Avengers della blockchain!

3. Una delle migliori aziende tech made in Boston del 2022

Per ogni pizza sfornata a Napoli, a Boston nasce una startup. La città del Massachussets è uno dei centri mondiali dell’evoluzione tech grazie alla presenza del MIT e di un terreno fertile per idee e creatività. Built in Boston è il portale che aggrega, comunica e registra tutte le aziende tech e le startup nate a Boston. In questi giorni è uscita la lista delle “22 startup di Boston da tenere d’occhio nel 2022” e tra queste troviamo Algorand citata per la sua scalabilità e sostenibilità ambientale. La blockchain è uno dei fiori all’occhiello della città!

4. Algorand per la SIAE

La quarta curiosità su Algorand è tutta made in Italy. La blockchain in questione è stata usata dalla SIAE, la società italiana che tutela i diritti di autori e di editori, per organizzare il suo archivio. La SIAE ha lanciato più di 4 milioni di NFT su Algorand. Ogni token non fungibile rappresenta il diritto su un’opera di uno dei quasi 100 mila creator che la SIAE gestisce. Gaetano Blandini, Manager di SIAE in occasione della partnership con Algorand si è espresso così: “la tecnologia della blockchain è di sicuro un filone interessante da continuare ad esplorare per via della sua trasparenza ed efficienza, fondamentali per chi, come noi, gestisce lo stipendio del duro lavoro degli altri”. Gli NFT su Algorand saranno usati in un primo momento per i diritti connessi alle opere musicali, ma l’intenzione è quella di usare i token non fungibili per i diritti di tutti i tipi di opere. Quale vantaggio ha la blockchain per la SIAE? Digitalizzare e mettere on chain questi dati li rende trasparenti, pubblici, tracciabili. 

5. Due vincitori del premio Turing nel team di Algorand

Il premio Turing è conosciuto anche come il premio Nobel dell’informatica. Viene assegnato tutti gli anni dall’Association for Computing Machinery per valorizzare contributi durevoli e di rilevante importanza tecnica nel settore informatico. Il più alto riconoscimento nell’informatica porta il nome del matematico e crittografo Alan Turing, conosciuto per aver decifrato Enigma e per i suoi studi sull’intelligenza artificiale. Nel 2012 il premio Turing è stato vinto da Silvio Micali e Shafi Goldwasser per le loro ricerche sulla crittografia e i processi di validazione matematica. Entrambi sono membri del team di Algorand rispettivamente nel ruolo di fondatore e di consulente scientifica. 

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