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Cos’è il PNRR: significato, progetti previsti e cose da sapere

EC
Elisa Campaci

8 min

Cos’è il PNRR: significato, progetti e cose da sapere

Tutte le informazioni utili sul PNRR: cos’è, come funziona e i progetti previsti

Cos’è il PNRR e qual è il suo significato? Domande lecite soprattutto alla luce delle più Cos’è il PNRR e qual è il suo significato? Domande lecite soprattutto alla luce delle più recenti discussioni che hanno riportato il tema sulle prime pagine dei giornali. Con questo termine si definisce il grande piano di riforme e opere pubbliche che interesseranno il nostro Paese fino al 2026. Ma alla luce della sua importanza viene da chiedersi non soltanto cos’è il PNRR nello specifico, ma anche quanti e quali sono i progetti previsti, quelli portati a termine e le cose più importanti da sapere.

PNRR: cos’è? Il significato

Seguendo il suo acronimo, il significato di PNRR è “Piano Nazionale Ripresa e Resilienza”. Dove con resilienza si intende la capacità di resistere e adattarsi di fronte a eventi negativi. Il piano infatti è nato come un sostegno all’Italia dopo le difficoltà affrontate durante e dopo il Covid19. Ma andiamo con ordine. Per capire cos’è il PNRR dobbiamo parlare del Next Generation EU, ovvero un programma dell’Unione Europea per finanziare la ripresa economica e sociale dopo la pandemia. 

Il Next Generation EU è un progetto gigantesco, uno dei suoi strumenti operativi, il Recovery e Resilience Facility, ha messo a disposizione agli stati membri 724 miliardi di euro per finanziare attività per prepararsi ad affrontare le sfide del presente e del futuro sui temi della transizione ecologica, digitale e del mercato del lavoro. Per ricevere questi fondi i paesi hanno elaborato dei piani dettagliati sugli obiettivi che avrebbero perseguito, nel caso dell’Italia è nato il PNRR. 

Quindi cos’è il PNRR in poche parole? Il Piano Nazionale Ripresa e Resilienza è un programma di riforme e investimenti finanziati dall’Unione Europea, messi in atto tra il 2020 e il 2026. All’Italia sono stati destinati 191,5 miliardi di euro da Bruxelles. Vediamo, dopo aver capito il suo significato, cosa prevede nel concreto il piano. 

PNRR: i progetti previsti  

Ora che sappiamo cos’è il PNRR, vediamo i progetti previsti dallo stesso. Il Piano Nazionale Ripresa e Resilienza si articola in 6 missioni di investimento

  1. Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo (40,29 miliardi di euro);
  2. Rivoluzione verde e transizione ecologica (59,46 miliardi di euro);
  3. Infrastrutture per una mobilità sostenibile (25,40 miliardi di euro);
  4. Istruzione e ricerca (30,88 miliardi di euro);
  5. Inclusione e coesione (19,85 miliardi di euro);
  6. Salute (15,63 miliardi di euro).
Quali sono le 6 missioni di investimento del PNRR?

Ogni missione prevede delle aree di intervento e specifiche attività. Ecco quali sono i principali progetti del PNRR

1. Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo 

Una buona parte dei progetti che definiscono alla perfezione cos’è il PNRR e cosa prevede è dedicata alla rivoluzione digitale, vediamo le macro aree di intervento e alcuni esempi:

  • Digitalizzazione della pubblica amministrazione attraverso programmi per le “competenze digitali di base”; “Abilitazione e facilitazione migrazione al Cloud”, la costituzione di un “portale unico per il reclutamento” dei lavoratori della pubblica amministrazione; 
  • Banda larga e connessioni veloci: piano “Scuola Connessa” per fornire 9.000 istituti di connessione internet all’avanguardia; “Collegamento di 18 isole minori con cavi sottomarini in fibra ottica”; “Copertura di rete 5G in 12.000km di strade”;
  • Incentivi per la transizione digitale del settore privato: come ad esempio, “contributi per investimenti ad alto contenuto tecnologico”;
  • Rilancio di turismo e cultura con un approccio digitale e sostenibile: piano nazionale per rilanciare i borghi e i piccoli centri abitati; “fondi integrati per la competitività delle imprese turistiche” per rinnovare e riqualificare strutture alberghiere;
  • Tecnologie satellitari ed economia spaziale: sostegno alle filiere e investimenti nella Space Economy. 

2. Rivoluzione verde e transizione ecologica 

Questa missione contiene i progetti PNRR più sostanziali e per cui sono richiesti gli investimenti maggiori. 

  • Economia circolare e gestione dei rifiuti: migliore gestione dei rifiuti urbani; progetti di economia circolare;
  • Fonti di energia rinnovabile e sviluppo di soluzioni basate sull’idrogeno: “Creazione delle Hydrogen Valleys” privilegiando aree industriali dismesse; “Sviluppo degli impianti agro-voltaici”; “Sviluppo del biometano”; “Rinnovo di parte della flotta dei treni” e della flotta navale per ridurre l’impatto ambientale; “Acquisto di 3.360 bus a basse emissioni”;
  • Miglioramento della rete elettrica e delle infrastrutture idriche: con interventi come la “Riduzione del 15% delle perdite idriche”;
  • Incentivi per l’efficienza energetica degli edifici: “Sviluppo di 330 km di reti di teleriscaldamento efficiente”; “Riduzione del consumo di energia del 50% in 195 scuole”;
  • Investimenti per contrastare il cambiamento climatico e il dissesto idrogeologico: “Riduzione del rischio idrogeologico e di alluvione” per portare in sicurezza 1,5 milioni di persone che vivono in aree a rischio; “Riqualificazione di 14 città metropolitane”.

3. Infrastrutture per una mobilità sostenibile 

Questa serie di progetti del PNRR hanno l’obiettivo di migliorare l’offerta dei trasporti per avere entro 5 anni strade, ferrovie, porti e aeroporti più moderni e sostenibili. Ecco alcuni interventi in programma: 

  • Alta velocità ferroviaria Nord e Sud Italia: “Collegamenti ad alta velocità al Sud per passeggeri e merci”; “Linee ad alta velocità nel Nord” per il collegamento all’Europa; “Connessioni diagonali” per ridurre i tempi di percorrenza di alcune linee critiche del sistema ferroviario;
  • Trasporto ferroviario: monitoraggio e riqualificazione di 12.000 ponti e 1.600 gallerie; “Miglioramento accessibilità marittima”.

4. Istruzione e ricerca 

Quando si descrive cos’è il PNRR non si possono tralasciare anche i suoi  progetti nel sistema educativo, nello specifico per garantire il diritto allo studio e diffondere competenze digitali e capacità per affrontare le sfide del futuro. 

  • Asili nido e scuole: “264.480 nuovi posti negli asili”; “Miglioramento di 2,4 milioni di mq di edifici scolastici”; “Estensione del tempo pieno” costruendo o ristrutturando 1.000 mense scolastiche;
  • Scuola 4.0: “Cablaggio di 40 mila edifici per la connessione ad alta velocità”; 
  • Formazione degli insegnanti e orientamento all’università: “Centri di insegnamento e apprendimento”; “Aumento alloggi per studenti” (da 40 mila a 100 mila entro il 2026); nuove “borse di studio da 4.000 euro”;
  • Dalla ricerca all’impresa: “Potenziamento del dottorato di ricerca” con 3.000 nuovi posti.

5. Inclusione e coesione 

La quinta missione include progetti PNRR per l’innovazione del mercato del lavoro, con l’obiettivo di renderlo più partecipato, meno soggetto a disuguaglianze sociali economiche e territoriali. Con un focus specifico sull’imprenditorialità femminile.

  • Mercato del lavoro: “Gol – Garanzia di occupabilità dei lavoratori” ovvero un programma per la presa a carico dei disoccupati; “Formazione ai disoccupati”;
  • Imprenditoria femminile: “Sistema nazionale di certificazione della parità di genere”; “Fondo Impresa Donna”;
  • Rigenerazione urbana e servizi sociali per la disabilità: “Potenziamento dei servizi nelle aree interne” soprattutto per servizi e infrastrutture dedicate ai soggetti fragili; “Maggiore autonomia per persone con disabilità”.

6. Salute 

L’ultima area di intervento dei progetti PNRR è quella della salute, volti a migliorare il sistema sanitario rendendolo più moderno, digitale e inclusivo. E a garantire l’equità dei servizi e a rafforzare la prevenzione. 

  • Infrastrutture: “Realizzazione di 400 ospedali di comunità”; “Adeguamento antisismico delle strutture ospedaliere”; “Presa in carico del 10% della popolazione over 65”;
  • Aggiornamento tecnologico o digitale: “Digitalizzazione di 280 strutture sanitarie”; “Potenziamento strutturale degli ospedali”; “Acquisto di 3.133 nuove apparecchiature”.

PNRR: come funziona

Per realizzare i progetti che definiscono cos’è il PNRR sono previsti sia investimenti che riforme, nello specifico 58 come quella della Pubblica Amministrazione e della Giustizia o più settoriali come “Adozione di programmi nazionali di controllo dell’inquinamento atmosferico”. 

I fondi dell’Unione Europea vengono consegnati in più tranche e sulla base del raggiungimento degli obiettivi che si è posto il paese. L’accordo che l’Italia ha con le istituzioni europee è un “contratto di performance”, che si fonda su un sistema di “Milestone” e “Target” che descrivono l’avanzamento dei lavori del PNRR. L’Italia ha dunque una “tabella di marcia” con delle scadenze che deve rispettare per ottenere i 191,5 miliardi.

Calendario dei finanziamenti del PNRR

  • 13 agosto 2021 (prefinanziamento): 24,9 miliardi di euro
  • 13 aprile 2022 (prima rata semestrale per gli obiettivi 2021): 21 miliardi di euro
  • 27 settembre 2022 (seconda rata semestrale per gli obiettivi del 1° semestre 2022): 21 miliardi di euro
  • 9 settembre 2023 terza rata semestrale per gli obiettivi del 2° semestre 2022): 18,5 miliardi di euro
  • 28 dicembre 2023 quarta rata: 16,5 miliardi di euro
  • In attesa quinta rata: 10,6 miliardi di euro, ridotta da 18,0 miliardi di euro a causa di una revisione degli obiettivi

Lo stato attuale del PNRR in Italia

Per comprendere appieno cos’è il PNRR, bisogna specificare che secondo i dati del suo osservatorio, ad oggi, circa il 53% dei fondi stanziati per il progetto sono stati ricevuti.

Ricevere i fondi però non vuol dire attuare i progetti. Il nostro paese è, infatti, ancora indietro per quanto riguarda l’attuazione. Sono stati spesi soltanto 25,7 miliardi di euro, ovvero circa il 15% del totale. Insomma, c’è ancora molto da fare, rimangono circa 160 miliardi da utilizzare e soltanto il 6,3% del programma è stato completato.
Visto cos’è il PNRR, il suo significato, i suoi progetti e l’entità dei finanziamenti, non ci resta che seguire lo stato dei lavori e le sfide che il governo sta affrontando per tener fede agli impegni presi con Bruxelles.

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