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Le possibili conseguenze del default USA: il rischio è globale?

EC
Elisa Campaci

5 min

Default USA: tutte le conseguenze possibili

Che succede al debito pubblico degli Stati Uniti? Quali le possibili conseguenze del default USA?

Quali sarebbero le conseguenze del default USA? La domanda è più che lecita ora che gli Stati Uniti si stanno pericolosamente avvicinando alla “data X” in cui il governo non potrà più pagare i propri debiti, e Repubblicani e Democratici non riescono a trovare un compromesso per risolvere la situazione del debito pubblico. Capire che succede in situazioni come queste è fondamentale per anticipare (per quanto possibile) le conseguenze di un default come quello che stanno rischiando ora gli USA e che sta tenendo tutti con il fiato sospeso. 

Default USA: che succede?

Prima di approfondire le possibili conseguenze del default USA, ripercorriamo cosa sta succedendo al debito pubblico statunitense e gli eventi che hanno portato alla tensione degli ultimi giorni. 

Il primo nome da tenere presente in questa vicenda è quello di Janet Yellen, la segretaria del Tesoro. Quest’ultima lo scorso gennaio aveva annunciato che il tetto del debito pubblico a 31.400 miliardi era stato raggiunto e che per soddisfare gli obblighi sarebbero servite misure straordinarie. La segretaria nelle ultime settimane ha rinnovato la preoccupazione sostenendo che gli Stati Uniti non saranno più in grado di pagare i propri debiti già a partire dal 1° giugno. Cosa che ha messo in allarme molti sulle conseguenze del default USA. In poche parole, da gennaio lo Stato non può più spendere un dollaro per finanziare spese pubbliche. 

Il “tetto del debito” infatti è uno strumento di controllo delle finanze statunitensi creato nel 1917 e fissato per legge, indica fino a che punto lo Stato può indebitarsi. 

Le opzioni per scongiurare il default USA e le sue conseguenze

Ciò che succede attualmente al debito pubblico statunitense si può spiegare semplicemente con “le uscite sono più alte delle entrate”. Per rientrare nei limiti stabiliti e scongiurare il rischio default USA e le sue conseguenze, le opzioni sono aumentare le tasse, diminuire le spese o alzare il tetto del debito. E su questo punto si scontrano le due principali forze politiche del paese. Se i Democratici non intendono tagliare le spese che erano già state stanziate, i Repubblicani non accettano l’aumento delle tasse

I rappresentanti del dibattito sono il presidente Joe Biden e Kevin McCarthy, il presidente della Camera dei Rappresentanti che fa il portavoce dei Repubblicani. Che non sono ancora arrivati ad un accordo su come pagare i debiti della nazione. Biden durante la conferenza conclusiva del G7 di Hiroshima ha pubblicamente rifiutato una delle proposte repubblicane per recuperare un po’ di fondi ovvero la sospensione del tax-loss harvesting per i trader crypto.

Il presidente Biden potrebbe però giocarsi la carta del 14° emendamento che è stato ratificato nel 1869 secondo cui “la validità del debito pubblico degli Stati Uniti, autorizzato dalla legge, compresi i debiti contratti per il pagamento di pensioni e di indennità per i servizi resi nel reprimere l’insurrezione o la ribellione, non può essere messa in discussione”. E alzare il tetto del debito da solo. 

L’entità del debito pubblico è impressionante, questo “debito” è di gran parte di proprietà degli investitori singoli, dei fondi pensione, delle compagnie di assicurazione e dei governi stranieri ed è sempre stata considerata una forma di investimento sicura e fondamentale per l’economia. Se gli Stati Uniti non dovessero pagare chi detiene questo debito, la fiducia potrebbe essere persa per sempre. E questa è solo una delle tante possibili conseguenze del default USA.  

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Default USA, conseguenze: che succede se il paese non paga i debiti

Le conseguenze del default USA non sono facilmente prevedibili perché il paese non è mai stato insolvente prima, solo nel 2011 si era prospettata questa possibilità e l’unico effetto era stato un declassamento del rating del credito da AAA a AA+ da parte di Standard & Poor’s.

Oggi le conseguenze del default USA potrebbero essere più gravi e “a cascata”. In primo luogo il mercato azionario perderebbe gran parte del suo valore se gli investitori fossero spaventati dall’instabilità. Sarebbero colpiti direttamente gli investimenti degli americani, i titoli scenderebbero fino a un terzo del loro valore. Secondo Moody’s Analytics, ciò cancellerebbe circa 12.000 miliardi di dollari di ricchezza delle famiglie.

Sempre secondo Moody’s il tasso di disoccupazione salirebbe al 5% con la perdita di 7.4 milioni di posti di lavoro, e l’economia si contrarrebbe di quasi mezzo punto percentuale. Questo perché inizierebbe una recessione su scala globale, al G7 Yellen ha commentato: “un’insolvenza minaccerebbe i guadagni che abbiamo ottenuto con tanta fatica negli ultimi anni nella nostra ripresa dalla pandemia. E scatenerebbe una recessione globale che ci farebbe arretrare ancora di più”.

Zillow ha stimato che i costi degli alloggi aumenterebbero del 22%, con un tasso di interesse per i mutui trentennali a tasso fisso superiore all’8%, e le vendite di case esistenti scenderebbero del 23% al loro punto più basso in caso di default del debito.

Un’altra delle più probabili conseguenze del default USA è il rallentamento o addirittura la sospensione del sistema previdenziale. Il Tesoro insomma dovrà compiere scelte difficili sui quali fatture pagare, e quali no. Attualmente circa 66 milioni di pensionati e lavoratori con disabilità ricevono delle pensioni, per un totale di 25 miliardi di dollari a settimana con una media di 1.827 dollari al mese di contributo a persona. Verrebbero intaccati anche i sostegni ai veterani e alle famiglie dei superstiti. 

Infine le conseguenze del default USA non rimarrebbero solo in casa, ma potrebbero altresì espandersi oltreoceano soprattutto perché il sistema finanziario globale dipende dalla stabilità del dollaro. Sono particolarmente a rischio i paesi che detengono i Buoni del Tesoro americani, come Giappone, Cina e Regno Unito. 

Alcuni analisti sostengono che gli Stati Uniti riusciranno a cavarsela fino alla metà di giugno, le tasse dei contribuenti potrebbero far slittare la “data X” alla fine dell’estate. Nel frattempo rimangono aperte tutte le previsioni sulle conseguenze del default USA, che rimangono comunque molto negative. 

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