
La Meme Stock Mania sta tornando? Stiamo per rivivere l’incredibile trend del 2021? Analizzando alcune chart, sembrerebbe di sì: diamo un’occhiata!
La Meme Stock Mania è stato un fenomeno pazzesco esploso nei primi mesi del 2021, quando milioni di investitori retail si sono coordinati attraverso Reddit e X e hanno comprato in massa azioni come GameStop e AMC: lo straordinario e improvviso acquisto collettivo ha portato i titoli a guadagnare percentuali a tre cifre in pochissimo tempo, generando perdite enormi agli hedge fund che, invece, avevano aperto posizioni short. Oggi, a distanza di anni, alcune chart sembrano confermare un revival del trend. Vediamo insieme cosa sta succedendo.
Cos’è una meme stock? E cos’è successo nel 2021?
Prima di partire in quarta e capire cosa sta succedendo, è necessario dare rapidamente un po’ di contesto. Innanzitutto, che cos’è una meme stock? Una meme stock è una società quotata in borsa che diventa virale a causa dell’elevato interesse social – il sentiment – su di essa. Tale popolarità spinge i membri delle varie community – anche milioni di utenti – ad acquistare le sue azioni per partecipare al meme, senza analisi e valutazioni di alcun tipo.
Ma c’è anche qualcosa di più profondo dietro questo comportamento: a differenza dei trend popolari di TikTok, come i balletti in spiaggia e i vari “ciao sono Vitalik e questo è il mio primo drink”, la viralità che una meme stock guadagna può essere supportata da motivazioni quasi ideologiche. Utilizziamo l’esempio del 2021 per spiegare questa sfumatura.
Il destino sembrava segnato
Ti sei mai chiesto perché proprio GameStop? Cioè perché, fra migliaia di società quotate, il subreddit r/wallstreetbets abbia scelto proprio la celebre catena di negozi di videogiochi? Perché prima dell’e-commerce, GameStop era il paradiso del gamer, un posto magico dove potevi comprare il nuovo GTA o la nuova Playstation.
GameStop, per i nati negli anni ‘80 e ‘90, è un simbolo dell’infanzia e dell’adolescenza, un luogo che porta con sé i ricordi felici del periodo più bello.
Tuttavia, con l’avvento di internet, dello streaming e dello shopping online, sono cambiate le abitudini di consumo e i rivenditori fisici di prodotti connessi al gaming – ma non solo – sono entrati in una fase di irreversibile declino. Arriviamo a gennaio del 2021, quando i grandi fondi di investimento erano fortemente short sulle azioni di GameStop (GME), proprio perché fiutavano il collasso della società. Il crollo era questione di settimane e gli hedge fund continuavano a guadagnarci sopra. Il destino sembrava segnato.
Gennaio 2021: “I like the stock”
Ma qualcosa di assurdo stava per accadere. La community di r/wallstreetbets si accorge di tutto ciò e capisce che, forse, il finale era ancora da scrivere. Era il momento di dare una lezione agli squali di Wall Street: GameStop diventa l’emblema della ribellione.
In massa, migliaia di retailer iniziano a comprare azioni GME, aprono posizioni long folli, continuano ad acquistare anche quando sono in perdita. Si supportano a vicenda al suono di “HODL”, “Diamond Hands”, “I like the stock”. I migliaia diventano centinaia di migliaia, poi milioni. GME diventa virale.
Il titolo è oggetto di una pressione al rialzo clamorosa, gli hedge fund sono costretti a chiudere le loro posizioni short con perdite di miliardi di dollari. Nel mese di gennaio, GME guadagna qualcosa come il 2.500% e le azioni passano da 4,5$ a 120$ in meno di due settimane – stiamo parlando di finanza tradizionale, non di criptovalute. Davide ha vinto contro Golia.
Qual è la situazione attuale?
Sembra che gli investitori retail stiano tornando a coalizzarsi intorno ad alcune società con caratteristiche particolari, come nel 2021: si tratta infatti di aziende in perdita, pesantemente shortate dagli hedge fund e che negli ultimi giorni hanno visto una crescita percentuale del titolo superiori anche al 500%. Questa volta, però, non c’è di mezzo GameStop ma Opendoor Technologies, Kohl’s e Krispy Kreme. Entriamo nel dettaglio.
Opendoor Technologies (OPEN)
Le azioni di questa società, che opera nel settore immobiliare online, dal dicembre 2023 ai primi di luglio 2025 sono arrivate a perdere quasi il 90% del proprio valore, passando da circa 5$ a 0,51$. Dal 15 luglio, però, si nota uno spike nei volumi: qualcuno sta acquistando tanto. Un paio di giorni dopo arriva lo short squeeze. Il 21 luglio OPEN torna a quota 5$. In una settimana ha guadagnato il 547%. Al momento in cui scriviamo, a seguito di – prevedibili – take profit, il valore dell’azione si aggira intorno ai 2,5$.
Kohl’s (KSS)
Pattern simile per quanto riguarda Kolh’s, nota catena americana di grandi magazzini: dopo aver perso l’80% del valore da dicembre 2023 ad aprile 2025, scendendo da 29,4$ a 5,6$, KSS recupera un po’ di terreno tornando a quota 9,8$. Poi il classico short squeeze con un +126% in 24 ore. Il 22 luglio un’azione KSS valeva 22$ – oggi 13,6$.
Krispy Kreme (DNUT)
Anche qui, stesse dinamiche per le azioni di Krispy Kreme, franchise di produttori di ciambelle. Dopo più di un anno di cali in cui il prezzo del titolo scende dell’85%, da 17$ a 2,3$, a luglio DNUT ha messo a segno un +114%: solo tra il 21 e il 23 luglio, la quotazione è salita dell’85% a 5,7$, in seguito al solito short squeeze. Adesso siamo sui 4,3$.
Se torna la Meme Stock Mania ne vedremo delle belle
È molto poco probabile che si ripeterà una Meme Stock Mania paragonabile al 2021, dal momento che quella volta si percepiva un coinvolgimento veramente ideologico e identitario del “noi contro loro”, del Davide contro Golia, dei “Retards” e delle “Apes” – i folli investitori retail – contro i grandi fondi di investimento come Melvin Capital e simili.
Tuttavia, come abbiamo appena visto, qualcosa si sta effettivamente muovendo: i piccoli trader si stanno organizzando per agire in modo coordinato, convinti che l’unione faccia la forza. Cosa ci riserverà il futuro? Non lo sappiamo, ma nel dubbio prepariamo i pop corn.
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