Anche in Italia diventa possibile il mining di bitcoin green. Come? Una start-up italiana ha trovato la soluzione: l’energia idrica.
Se ti sei mai informato sul mining di Bitcoin, magari perché volevi aprire una tua piccola “mining farm”, ti sarai reso subito conto che in Italia non conviene. Il mining è un’attività che richiede molta energia. Proprio per questo le maggiori mining farm vengono installate in luoghi freddi, così da poter risparmiare sul raffreddamento dei processori, o in posti dove l’energia elettrica è abbondante ed economica. L’Italia non è né l’uno né l’altro. Eppure, alcuni imprenditori sono riusciti comunque a portare il mining di Bitcoin in Italia. Come? Sfruttando le centrali idroelettriche.
Le mining farm in Italia per creare fiumi di Bitcoin
L’Italia del nord è ricca di montagne e fiumi, da sempre utilizzati per produrre energia elettrica grazie alle centrali idroelettriche e alle dighe. Il problema dell’energia idrica? È difficile da controllare, ed è difficile prevedere quanta energia può produrre. A Borgo d’Anaunia, per esempio, la centrale Alta Novella ha avuto alti e bassi. Attiva dagli anni ‘20, è stata abbandonata perché non c’erano fondi per costruire una diga che incrementasse il suo output. Dopo la nazionalizzazione dell’energia idroelettrica negli anni ‘60, infatti, era diventato sconveniente produrre energia e la Enel l’aveva dismessa.
Nel 2008, grazie ad alcuni incentivi statali, la centrale è stata riaperta. Ma quest’anno, la scarsità di piogge e nevicate rischiava di compromettere – di nuovo – la centrale. Perciò il sindaco di Borgo d’Anaunia, Daniele Graziadei, ha avuto una brillante idea: chiamare una start-up innovativa per costruire una mining farm. Alps Blockchain ha stretto un rapporto di partnership con Graziadei per sfruttare direttamente l’energia prodotta da Alta Novella. All’interno della centrale ci sono 40 supercomputer, che lavorano ininterrottamente nella validazione di transazioni su Bitcoin. Anche se minare Bitcoin è sempre più difficile, il basso costo e la grande disponibilità di energia pulita può aiutare a trasformare l’Italia in una nazione Bitcoin-friendly.
Come funziona il mining in Italia
L’idea di Alps Blockchain, che ha installato mining farm in più di 18 centrali idroelettriche in tutta Italia, è interessante. Uno dei grandi muri che divide il mondo crypto dal mainstream è la difficoltà nel capire la blockchain. La start-up, però, è riuscita ad abbattere questo muro. Infatti, chi gestisce le centrali idroelettriche non deve avere alcuna conoscenza sul mining, blockchain e superprocessori. Il funzionamento è semplice: Alps Blockchain installa i suoi ASIC (Application-specific Integrated Circuit) all’interno di centrali idroelettriche poco utilizzate o che attraversano periodi “di magra”, e acquista direttamente dal gestore l’energia elettrica prodotta. A quel punto, condivide la potenza computazionale di questi supercomputer con delle mining pool in giro per il mondo.
“Il prezzo dell’energia che si compra normalmente è più alto rispetto al resto del mondo, ma ci siamo resi conto che l’energia rinnovabile viene venduta dai fornitori a prezzo più basso” scrive Francesca Failoni, co-fondatrice di Alps Blockchain. L’energia idroelettrica è ampiamente disponibile in Italia, ed è pulita al 100%. In un mondo in cui i governi e le persone sono sempre più attenti all’ecosostenibilità, i miner di Bitcoin italiani hanno trovato un modo per rimuovere lo stigma del mining eccessivamente inquinante e per rendere conveniente quest’attività?
Le energie rinnovabili e il mining
L’Italia è solo uno dei Paesi che sta studiando dei metodi per rendere ecosostenibile il mining di Bitcoin. Anche se non è tra le attività più inquinanti al mondo, rappresenta comunque un dispendio di energia non indifferente. Alcuni partiti europei hanno cercato di vietare questa attività, citando questo problema, anche se la votazione che si è tenuta il 15 marzo non ha avuto successo. In altri Stati, però, il mining è stato limitato o vietato proprio perché richiedeva troppa energia, come ad esempio in Iran e in Kazakhistan.
Per questo, non solo Alps Blockchain ma anche altre mining farm nel mondo stanno optando per le energie rinnovabili. Sono sempre di più le farm che utilizzano l’energia solare o quella geotermica per minare Bitcoin. Il futuro green del mining è già segnato, tanto che già oggi inquina meno di altre industrie come quella della moda o dell’edilizia. Il mining di Bitcoin in Italia è un altro tassello verso questo futuro: basterà a convincere gli scettici?