News

Nasce l’America Party: Elon Musk, crypto e IA

GA
Giuseppe Avolio

8 min

Nasce l'America Party: Elon Musk, crypto e IA

Elon Musk fa sul serio: nasce l’America Party. L’idea di un nuovo partito, risalente a un mese fa, ora prende forma. Tra i temi centrali crypto e IA

Elon Musk sembra intenzionato a scardinare il sistema politico americano a due partiti con la creazione dell’America Party, una formazione nata “per gli americani”, in risposta alla nuova legge fiscale approvata definitivamente giovedì 3 luglio. Il partito, che avrà in Musk il suo massimo rappresentante, dovrebbe portare avanti un programma visionario, incentrato su Bitcoin e mondo crypto, riduzione del debito pubblico, intelligenza artificiale e libertà di parola. Vediamo insieme cos’è successo e cosa ha in mente l’uomo più ricco del pianeta.   

Elon Musk, prima braccio destro di Trump, ora fonda il suo partito: cos’è successo?

Con la nascita dell’America Party comincia un nuovo capitolo della saga tra Elon Musk e Donald Trump: l’uomo più ricco del mondo contro quello più potente. I due, che adesso sembrano la versione istituzionale di Tom e Jerry, non sono stati sempre così distanti, anzi. Come è noto, il multimiliardario di origini sudafricane è stato fra i maggiori supporter della candidatura a Presidente degli USA di Donald Trump, con centinaia di milioni di dollari donati in campagna elettorale. Ma com’è possibile che, nell’arco di un mese, la situazione sia degenerata nel caos più totale?

Capitolo 1: Elon Musk alza il sopracciglio e inizia a sospettare

Tutto parte il 2 aprile, il Liberation Day, ovvero il giorno in cui The Donald ha trionfalisticamente annunciato i dazi lasciando a bocca aperta i governi di tutto il mondo. A quanto pare, anche il nostro amico anarco-tecno-capitalista Elon Musk ci sarebbe rimasto molto male: per un imprenditore come lui, le tasse sono fondamentalmente quanto di più malvagio la mente umana possa concepire. Nel semi-silenzio, il seme della rivincita muskiana cominciava a germogliare. Passano due mesi, arriva il 5 giugno

Capitolo 2: la goccia che ha fatto traboccare il vaso

Donald Trump, nel prestigioso studio ovale della Casa Bianca, dice di essere “molto deluso” da Elon Musk a causa dei commenti di quest’ultimo – “è un disgustoso abominio!” – sull’imponente legge di bilancio One Big Beautiful Bill Act (OBBBA). E non ha tutti i torti: per finanziare l’OBBBA, il tetto del debito pubblico americano deve essere alzato di 5 trilioni di dollari. Parliamo di una cifra mostruosa che andrebbe a gravare su un debito pubblico già spaventosamente alto – 36,2 trilioni. Che lo spettacolo abbia inizio.

Capitolo 3: lo scontro frontale e la pace apparente

Inizia una guerra a colpi di tweet impazziti carichi di risentimento, con accuse reciproche e minacce neanche troppo velate – qui abbiamo trattato lo scontro fra Musk e Trump in modo approfondito. Inoltre, il 5 giugno stesso, il Tony Stark di Pretoria posta su X un sondaggio chiedendo ai suoi 221 milioni di follower: “È arrivato il momento di creare un nuovo partito politico in America che rappresenti davvero l’80% che sta nel mezzo?”. L’80% risponde affermativamente, il 20% no, e il 7 giugno arriva il secondo tweet: “Il popolo si è espresso. In America serve un nuovo partito politico che rappresenti davvero l’80% che sta nel mezzo!”. Intanto Musk, che era già uscito dall’amministrazione trumpiana dimettendosi dal DOGE (Department of Government Efficiency), raffredda i toni del confronto e torna a concentrarsi su Tesla e Space X. Ma la pace era solo apparente.

Capitolo 4, parte 1: l’OBBBA passa al Senato prima e alla Camera poi. Musk non ci vede più 

Siamo finalmente arrivati ai giorni nostri. Il One Big Beautiful Bill Act viene approvato dal Senato (51 a 50) e dalla Camera (218 a 214) con una maggioranza risicatissima. Elon Musk ritorna prepotentemente al centro del dibattito con una serie di tweet incandescenti: “È evidente, con la spesa folle prevista da questo disegno di legge — che innalza il tetto del debito di ben CINQUE MILA MILIARDI DI DOLLARI, un record assoluto — che viviamo in un Paese a partito unico: il PORKY PIG PARTY!!”, per citarne uno. Continuerà in questo modo per quasi una settimana, sottolineando la gravità di un debito pubblico così alto. Fino al 4 luglio.

Capitolo 4, parte 2: la nascita dell’America Party

È l’Indipendence Day negli Stati Uniti, festa nazionale importantissima che celebra l’adozione della Dichiarazione d’Indipendenza dalla Gran Bretagna e, di conseguenza, la nascita della nazione. Il nostro eroe coglie la palla al balzo per sottoporre al popolo di X un sondaggio molto simile a quello del mese prima: “Il Giorno dell’Indipendenza è il momento perfetto per chiederci se vogliamo davvero liberarci dal sistema bipartitico (o, come direbbero alcuni, monopartitico)! Dovremmo creare l’America Party?”. A cui segue il relativo esito: “Con un rapporto di 2 a 1 – 65,4% si, 34,6% no – volete un nuovo partito politico e lo avrete!” aggiungendo anche “Oggi nasce l’America Party, per restituirvi la vostra libertà”. 

Il dado è tratto. Vedremo se questo partito avrà effettivamente un peso all’interno del sistema americano o se sarà un buco nell’acqua che determinerà la fine dell’esperienza politica muskiana. Quel che è certo, è che storicamente il terzo partito ha avuto un ruolo molto poco rilevante nella politica USA e Donald Trump lo sa bene: “Penso sia ridicolo fondare un terzo partito”, ha dichiarato il POTUS nella giornata di lunedì 7 luglio. Ai posteri l’ardua sentenza. 

America Party: qual è il programma di questa nuova formazione politica?

Prima di scendere in profondità, corre l’obbligo di fare una premessa: ad oggi, l’America Party rimane un progetto, più concreto rispetto a un mese fa, ma comunque un progetto. Ogni informazione sull’ideologia, sul programma politico e sulle intenzioni deriva soprattutto dalle dichiarazioni di Musk e dal profilo “America Party” su X, account creato ai tempi del primo sondaggio e dunque non (ancora) ufficiale. Allo stesso tempo, però, riteniamo che le posizioni politiche ufficiali – nel caso in cui veramente si passasse dalle parole ai fatti – non si discosteranno troppo da quello che leggiamo ora. 

Un secondo dettaglio, importante, è relativo agli obiettivi elettorali: con l’America Party, Elon Musk non punta a diventare il 48esimo Presidente degli USA, anche perché non potrebbe, essendo nato fuori dal suolo americano. L’obiettivo è diventare l’ago della bilancia, la forza che sposta gli equilibri: “Il modo in cui romperemo il sistema monopartitico è ispirato a come Epaminonda infranse il mito dell’invincibilità spartana a Leuttra: una forza estremamente concentrata in un punto preciso del campo di battaglia”. Che cinema. In che modo? Concentrandosi sulla conquista di due o tre seggi al Senato e otto-dieci alla Camera

Il programma: riduzione del debito, deregolamentazione, nascite, IA e free speech

In ogni caso, questo partito “di centro” dovrebbe concentrarsi su sei punti in particolare, tutti estremamente coerenti con l’ideologia tecno-capitalista o tecno-libertaria, di cui Musk è uno dei massimi rappresentanti. Il primo punto riguarda la riduzione del debito pubblico e non potrebbe essere altrimenti, dato che rappresenta il fondamento stesso del partito. In secondo luogo, deregolamentare: meno impedimenti, meno burocrazia, meno Stato. Anche qui, l’indole anarco-liberista di Elon Musk lascia nettamente il segno. Tanta attenzione, poi, verrà dedicata al tema della natalità, che al nostro futuro capo popolo sta molto a cuore – così tanto da essere diventato padre di Romulus a settembre per la 14esima volta. 

Tantissimo spazio anche alla tecnologia e all’intelligenza artificiale. Cosa potevamo aspettarci, d’altronde, dal proprietario di Tesla, SpaceX, Neuralink e X? Dal real-life Tony Stark che va in giro con la maglietta “Occupy Mars” e che aveva nella bio di X “Futuro Imperatore di Marte”? Nello specifico, il percorso immaginato dovrebbe essere questo: tanta ricerca e sviluppo per migliorare la tecnologia al fine di vincere la sfida del secolo sull’IA. E tanta IA super efficiente per potenziare le capacità militari e aerospaziali. Immancabile, poi, il rimando al free speech, cioè alla libertà di parola, cavallo di battaglia della campagna MAGA di Donald Trump. E il sesto punto?

America Party e Bitcoin: una cotta che potrebbe diventare Amore con la A maiuscola

Proprio così, l’America Party e Bitcoin potrebbero dar vita a una sinergia molto interessante. Come lo sappiamo? Beh, l’ha scritto lo stesso Musk su X: alla domanda di un utente “l’America Party sosterrà/adotterà Bitcoin?”, ha risposto con un lapidario “La valuta fiat è senza speranza, quindi si”. 

La questione, va detto, non è “limitata” a Bitcoin, ma potrebbe riguardare il mondo crypto in generale. Innanzitutto, lo stretto legame tra il protagonista di questa storia e Dogecoin è di dominio pubblico, tanto che i suoi endorsement alla prima memecoin della storia hanno stravolto il mercato più e più volte – senza dimenticarci che un apparato governativo ufficiale è stato chiamato letteralmente D.O.G.E

Inoltre, l’account America Party su X segue delle personalità molto importanti all’interno dell’universo crypto, il che potrebbe già segnalarci qualcosa: tolti i vari profili collegati a Dogecoin, tra i following spiccano Michael Saylor (MicroStrategy), Arkham e Autism Capital. Infine, è già stata lanciata la crypto $AP, che dal 5 luglio al momento in cui scriviamo (7 luglio), ha messo a segno un +1200% circa, passando da 0,0025$ agli attuali 0,03$.

Ma quanto ci fanno divertire? 

Concludiamo questa ricostruzione degli eventi con una domanda semplice: ma quanto ci fanno divertire ‘sti due? Sicuramente tanto, due personaggi come Elon Musk e Donald Trump non smetteranno mai di riempire il palinsesto, come direbbe qualcuno. A parte gli scherzi, se il progetto America Party andrà in porto, sarà un’estate interessante, con continui colpi di scena, di quelli possibili solo grazie a piattaforme come X e Truth – e ai relativi fondatori, Musk e Trump.

Per non perderti gli aggiornamenti su questa incredibile storia, iscriviti al nostro canale Telegram!   

Altri Articoli

Investire nelle energie rinnovabili: opportunità e strategie
Labubu: cosa sono e perché sono virali?
Young (YNG) arriva in DeFi: listing su Uniswap

Scarica l’app Young Platform

Downaload From Google PlayStoreDownaload From Apple Store