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Cosa sono le Terre Rare e quali sono i Paesi che ne producono di più?

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Filippo Iachello

5 min

Terre rare: cosa sono e quali Paesi ne producono di più?

Cosa sono le terre rare? Scopri tutto su questi elementi preziosi, compresa la classifica degli Stati che ne estraggono di più 

Cosa sono le terre rare? Degli elementi chimici presenti nella tavola periodica chiamati anche con l’acronimo REE (Rare Earth Elements). Esse sono necessarie per costruire tantissimi componenti utilizzati per produrre altrettanti strumenti e dispositivi che utilizziamo quotidianamente. Tra questi ci sono per esempio gli smartphone, i computer e varie apparecchiature mediche. Scopri cosa sono le terre rare, a cosa servono e quali paesi ne estraggono di più.

Cosa sono le terre rare?

Le terre rare sono un gruppo di 17 elementi chimici metallici che si trovano nella crosta terrestre. Questi materiali vengono utilizzati per la produzione di apparecchiature tecnologiche e industriali. Ad esempio si trovano negli schermi degli smartphone e dei computer, nelle turbine eoliche, nelle lampadine o nei catalizzatori delle auto. 

Li troviamo in praticamente tutti i dispositivi elettronici che utilizziamo ogni giorno e vengono impiegati in tantissimi settori produttivi come quello tecnologico, medico, militare e energetico. Insomma le terre rare, materiali che vengono spesso inseriti all’interno della categoria dei semiconduttori, sono uno degli ingredienti fondamentali dell’industria moderna nonché elementi chimici vitali per la nostra economia.

Perché le terre rare si chiamano così?

Ora che sai cosa sono le terre rare, è bene capire perché si chiamano in questo modo. L’aggettivo “raro” infatti trae in inganno visto che questi elementi sono presenti in grandi quantità sul nostro pianeta. La loro concentrazione è addirittura superiore a quella di composti molto più conosciuti, come il rame o il cadmio.

Allora perché le terre rare si chiamano così? Perché questi elementi si trovano soltanto dispersi all’interno di altri minerali e non allo stato puro. La loro concentrazione all’interno dei minerali più comuni è molto bassa, vicino all’1%, perciò è molto complesso, costoso e impattante a livello ambientale, estrarli. Questa caratteristica li rende anche molto preziosi: il prezzo di cento grammi di RRE oscilla da 400$ a 20.000$ a seconda della tipologia. 

Inoltre non esistono in natura altri elementi che possono sostituirli, sono davvero fuori dal comune. Alcuni di questi composti riescono a conservare la propria forza magnetica anche ad altissime temperature, mentre altri sono luminescenti, ovvero emettono luce quando vengono “eccitati” chimicamente. Inoltre, molti di essi sono resistenti alla corrosione e possiedono una buona reattività chimica; caratteristica che li rende perfetti per la produzione di leghe metalliche con le quali si costruiscono i catalizzatori.

Quali sono le terre rare?

Le terre rare o gli Rare Earth Elements sono:

  1. Cerio (Ce)
  2. Lantanio (La)
  3. Praseodimio (Pr)
  4. Neodimio (Nd)
  5. Promezio (Pm)
  6. Samario (Sm)
  7. Europio (Eu)
  8. Gadolinio (Gd)
  9. Terbio (Tb)
  10. Disprosio (Dy)
  11. Olmio (Ho)
  12. Erbio (Er)
  13. Tulio (Tm)
  14. Itterbio (Yb)
  15. Lutezio (Lu)
  16. Scandio (Sc)
  17. Yttrio (Y)

L’Europio (Eu), per esempio, viene utilizzato principalmente come componente dei fosfori rossi usati nei display a cristalli liquidi (LCD) o come additivo nella produzione di leghe metalliche. Il Cerio invece per produrre i catalizzatori dei motori diesel mentre l’Olmio (Ho) per la produzione di laser ad alta potenza utilizzati in campo medico chirurgico; per esempio per la rimozione dei calcoli renali.

La classifica dei paesi che estraggono più terre rare

Dopo aver scoperto cosa sono le terre rare e a cosa servono è il momento di scoprire dove questi elementi vengono raffinati e trasformati in componenti, apparecchiature o leghe metalliche. Ecco la classifica dei paesi che ne producono di più.

*Questa classifica non presenta dati ufficiali ma stime che tengono conto di una media delle esportazioni di REE negli ultimi anni*

  1. Cina

La Cina è di gran lunga il principale esportatore di terre rare al mondo, con una produzione annuale che rappresenta circa il 60% del totale mondiale. Possiede giacimenti in molti territori del paese: in Mongolia, nello Sichuan e nella regione di Shandong. Tuttavia l’industria delle REE cinese è stata spesso accusata di non rispettare gli standard ambientali e di sfruttare i lavoratori. Il primato della Cina la rende uno Stato molto “temuto” a livello economico, data l’importanza delle terre rare. 

  1. Stati Uniti

Gli Stati Uniti sono il secondo produttore e controllano attualmente circa il 12% del mercato delle terre rare a livello mondiale. Negli ultimi anni gli USA hanno adottato delle strategie di reshoring, che hanno l’obiettivo di riportare all’interno di confini nazionali la produzione di questi materiali, in precedenza delocalizzata. Gli Stati Uniti investiranno 53 miliardi di dollari nei prossimi anni per sostenere la ricerca e la produzione di questi elementi nel loro territorio.

  1. Myanmar

Sul gradino più basso del podio c’è il Myanmar che si occupa del 10,5% della produzione mondiale di RRR. Tuttavia l’industria mineraria del paese è stata spesso accusata di violare i diritti umani dei lavoratori e di adottare tecniche di estrazione altamente inquinanti.

  1. Australia

Al quarto posto c’è l’Australia che gestisce il 10% del mercato mondiale delle terre rare. Il paese dell’oceania possiede importanti giacimenti di REE e negli anni ha investito grandissime quantità di denaro per modernizzare le infrastrutture utilizzate per la produzione.

  1. Thailandia

Chiude questa classifica la Thailandia dove la produzione di terre rare è più che raddoppiata dal 2020. La maggior parte dei giacimenti del paese si trova nella regione di Kanchanaburi, nel centro del paese. Tuttavia la situazione tailandese è molto simile a quella del Myanmar, i lavoratori sono spesso sfruttati e il processo di estrazione non rispetta gli standard ambientali.


Ora che sai cosa sono le terre rare puoi comprendere quanto siano importanti e preziosi questi elementi chimici. E forse ti apparirà più giustificata la spietata competizione che gli Stati sostengono per aggiudicarsi i giacimenti di questi materiali indispensabili per la produzione di tantissime apparecchiature e dispositivi.

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