Tasse Crypto

2.000 euro di soglia o franchigia? Ultime novità dall’Agenzia delle Entrate

FI
Filippo Iachello

3 min

Plusvalenze crypto superiori a 2.000 euro: soglia o franchigia?

Divergenze interpretative sulla circolare numero 30 e note tecniche della dichiarazione dei redditi

La dichiarazione delle plusvalenze crypto e la modalità con cui viene applicata l’imposta del 26% sono fonte di divergenze interpretative, così come riportate nella circolare 30 dell’Agenzia delle Entrate e nelle note tecniche. In questo articolo, esploreremo le ultime novità e chiariremo alcuni punti relativi alla soglia di €2.000 sui guadagni.

La soglia di €2.000: franchigia o semplice limite?

Una delle domande più comuni tra gli investitori di criptovalute riguarda il trattamento fiscale dei guadagni fino a €2.000. La questione fondamentale è se questa somma sia considerata una franchigia, ovvero un importo esente da tasse, oppure un semplice limite “on/off” oltre il quale inizia l’applicazione delle imposte.

Note tecniche della dichiarazione dei redditi

Le note tecniche dell’Agenzia delle Entrate lasciano intendere che i €2.000 non siano una franchigia ma una soglia “on/off”. Questo significa che una volta superato questo limite, l’imposta del 26% viene applicata sull’intera plusvalenza e non solo sulla parte che eccede i € 2.000.

Esempio Pratico

Per esemplificare, se un investitore realizza un guadagno di €2.500, non pagherà tasse solo sui €500 eccedenti, ma l’imposta del 26% sarà calcolata sull’intero ammontare di €2.500. Quindi 2.500 x 26% = 650 euro. 

Implicazioni per gli Investitori

A differenza della prima interpretazione della circolare dell’Agenzia delle Entrate (che considerava i 2mila euro alla stregua di una franchigia), l’attuale situazione conseguente alle note tecniche rilasciate dall’Agenzia delle Entrate,  impone agli investitori di essere estremamente attenti nel calcolare i propri guadagni e le relative tasse. Ogni euro guadagnato oltre la soglia dei €2.000 cambia radicalmente il calcolo delle imposte dovute.

Deduzione delle minusvalenze

Analogamente alle plusvalenze, se le perdite superano i €2.000, è possibile dedurre l’intero importo, nonostante la circolare 30 del 27/10/23 sia piuttosto esplicita nel riconoscere i 2mila euro alla stregua di franchigia. Questo può fornire un certo sollievo in scenari di mercato avversi.

In attesa di ulteriori aggiornamenti

Data la complessità e le possibili implicazioni di questa interpretazione, si spera che l’Agenzia delle Entrate fornisca ulteriori chiarimenti o aggiornamenti. Vi consigliamo di seguire nelle prossime settimane i nostri aggiornamenti tramite newsletter, i social e il nostro blog su questo tema delicato. 

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