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Il momento giusto per investire? Ecco perché non esiste

EC
Elisa Campaci

5 min

Il momento giusto per investire? Ecco perché non esiste

Strategie a confronto: conviene aspettare il momento giusto per investire o comprare con regolarità?

Qual è il momento giusto per investire? Se anche tu hai pensato almeno una volta di far fruttare i tuoi risparmi, senza sapere quando cominciare, ci sono buone notizie: puoi iniziare subito e ottenere risultati anche senza essere un guru della finanza e passare tutto il giorno a interpretare numeri e grafici. 

Secondo una ricerca di Charles Schwab, multinazionale di servizi finanziari, aspettare il momento giusto per entrare in un mercato è molto costoso. In altre parole, comprare un asset cercando di calcolare le condizioni di mercato ideali è meno conveniente che affidarsi a un acquisto ricorrente

Il market timing funziona?

Lo scopo dell’analisi di Charles Schwab del 2021, che presenteremo in questo articolo, è capire se il market timing funziona. Ovvero cercare una risposta alla domanda: esiste un momento giusto per investire? Con il termine “market timing” ci si riferisce al tentativo di individuare il momento migliore per acquistare o vendere un asset. Puoi considerare il market timing come una delle strategie che adottano gli investitori che provano ad anticipare i movimenti dei mercati e, ad esempio, vendere prima di un ribasso e comprare prima di un rialzo. Per gli analisti della società, il market timing non aiuta a far fruttare i propri risparmi. Vediamo come sono arrivati a questa conclusione. 

L’esperimento mentale dei 5 investitori 

Gli studiosi di Charles Schwab hanno condotto un esperimento mentale su 5 tipi di investitore. A ognuno sono stati assegnati 2.000 dollari di budget all’anno da investire su S&P 500, il più importante indice azionario statunitense, per vent’anni, dal 2000 al 2020. 

  1. Peter Perfect

Peter è il perfetto market timer, quel nostro amico che ha sempre successo in quello che fa. Per abilità o fortuna, è riuscito a piazzare i suoi 2.000$ annui sempre trovando il fantomatico momento giusto per investire. Ad esempio, nel 2001 ha aspettato il 21 settembre ovvero il livello di chiusura più basso di quell’anno per l’S&P 500.

  1. Ashley Action

Il suo approccio è stato semplice e coerente: ogni anno ha investito i suoi 2.000$ nel mercato il primo giorno dell’anno. 

  1. Matthew Monthly 

Matthew ha diviso il suo budget in 12 quote uguali che ha investito all’inizio di ogni mese, con la strategia chiamata dollar cost averaging che si può mettere in campo con acquisti automatici ricorrenti.

  1. Rosie Rotten

La quarta investitrice ha avuto un tempismo scarso e molta sfortuna: ha piazzato i suoi 2.000$ ogni anno nei momenti di picco dei mercati. Ad esempio, Rosie ha investito i suoi primi 2.000 dollari il 30 gennaio 2001, il livello di chiusura più alto di quell’anno per l’S&P 500.

  1. Larry Linger

Lui, aspettando il tempismo, non ha mai investito in azioni ma ha tenuto il suo budget in contanti o in buoni del Tesoro. 

Alla fine dei vent’anni di investimenti, la classifica con i profitti è questa: 

  1. Peter Perfect: 151.391$
  2. Ashley Action: 135.471$
  3. Matthew Monthly: 134.856$
  4. Rosie Rotten: 121.171$
  5. Larry Linger: 44.438$

Cosa si deduce?

I risultati migliori ovviamente sono quelli di Peter che ha aspettato e ha programmato perfettamente i suoi investimenti annuali. Ma i risultati più sorprendenti e meno scontati dello studio riguardano Matthew e Ashley, quest’ultima si è classificata con solo 15.920 dollari in meno rispetto al primo e Matthew con solo 16.535 dollari in meno. L’approccio dell’acquisto ricorrente di Matthew ha ottenuto buoni risultati. La differenza dei profitti è relativamente piccola, considerato che ha semplicemente investito regolarmente senza calcolare tempistiche o previsioni di mercato.

Un’altra conseguenza evidente della ricerca è che anche il cattivo tempismo vince comunque sull’inerzia. Sebbene Rosie abbia perso 14.300 dollari rispetto ad Ashley (che non ha provato a prevedere il mercato), Rosie ha comunque guadagnato quasi tre volte quello che avrebbe ottenuto se non avesse investito affatto.

Per riassumere, dall’esperimento emerge che è stato conveniente investire subito, e non aspettare presunti momenti migliori. E che mettere in moto i propri risparmi anche in un momento difficile di mercato è comunque meglio che non investirli affatto. 

Charles Schwab ha esaminato altri 76 periodi di 20 anni, trovando quasi sempre risultati simili nella classifica degli investitori per i loro profitti. Anche nei periodi con classifiche inaspettate, chi ha investito subito non è mai arrivato ultimo. 

Cosa significa tutto questo per te

Se hai un budget da investire in qualche mercato e non sai quale sia il momento migliore per farlo, cominciare subito e con regolarità potrebbe essere la scelta vincente. 

I benefici del market timing non spiccano più di tanto, questa strategia dà risultati solo a chi ha le competenze o la fortuna di anticipare le tendenze. La regolarità è meno rischiosa e più efficiente. 

La scelta vincente dell’acquisto ricorrente 

Se non hai la possibilità o non te la senti di spendere il tutto il tuo budget annuale in una volta, prendi in considerazione l’acquisto ricorrente. In questo modo puoi collocare importi più piccoli con maggiore frequenza. L’acquisto ricorrente ha il vantaggio di : 

  1. Prevenire la pigrizia: grazie alla ricerca abbiamo visto che l’approccio “lo faccio dopo” o “forse è meglio aspettare” non funziona affatto; 
  2. Ridurre al minimo lo stress di chi cerca i momenti perfetti a tutti i costi e i rimpianti dei grossi investimenti che non sono andati a buon fine; 
  3. Slegare i tuoi profitti dal tempismo del mercato e dalla sua volatilità

Il momento giusto per investire? Non esiste! La ricerca si conclude specificando che, data la difficoltà di prevedere il mercato, la strategia più realistica per la maggior parte degli investitori è quella di impostare degli acquisti ricorrenti.

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