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Polkadot: online le parachain per il Web3!

EC
Elisa Campaci

6 min

Polkadot online le parachain per il Web3

Il 18 Dicembre 2021 sono state attivate le prime parachain di Polkadot. Un giorno memorabile che sta per ripetersi grazie alla nuova asta lanciata in queste ore

Mentre le prime parachain sono già andate online pochi giorni fa, in queste ore si sta svolgendo la seconda asta per aggiudicarsi uno slot sulla blockchain di Polkadot. Il 31 Dicembre saranno svelati i progetti vincitori, nel frattempo scopriamo le prime parachain e l’efficienza di un sistema multichain. 

Polkadot, la blockchain delle blockchain!

Polkadot è una blockchain relay (o di trasmissione), ovvero una blockchain che fornisce infrastrutture e un sistema di sicurezza a delle blockchain secondarie. Polkadot è dunque un sistema multichain: composto da una blockchain principale, che costituisce il layer 0, e da blockchain secondarie sul layer 1, le cosiddette parachain. Queste sono blockchain con casi d’uso specifici, che sfruttano l’infrastruttura di Polkadot per concentrarsi esclusivamente sull’ottimizzazione del proprio servizio. In questo modo non devono impiegare ulteriori risorse nello sviluppo della tecnologia di base. 

Perché appoggiarsi ad una blockchain come Polkadot? Oltre ad usufruire di un network già pronto e funzionale, i vantaggi per le parachain sono: alta scalabilità, la possibilità di eseguire transazioni in parallelo alla blockchain principale, commissioni basse, e Proof-of-Stake. Nel termine “parachain”, “para” sta per “parallele” e “chain” sta per blockchain: le parachain sono autonome (ognuna ha una sua governance) ma connesse e integrate con la blockchain relay. 

Immagina le parachain come delle aziende indipendenti l’una dall’altra. Ognuna ha i suoi edifici, fabbriche, magazzini, negozi in un quartiere della città. Polkadot rappresenta le infrastrutture, le strade, i ponti, le tangenziali per collegare tutte queste aziende rapidamente e farle collaborare. Ecco come funziona un sistema multichain! Ogni parachain funziona autonomamente, ma grazie ad un’unica blockchain. 

Come si diventa una parachain di Polkadot? Con un’asta!

Non tutte le blockchain possono diventare parachain di Polkadot. Le parachain infatti vengono scelte tramite aste, che permettono di vincere uno slot della relay blockchain. Con “slot” si intende un intervallo di tempo in cui una parachain ha il diritto di appoggiarsi a Polkadot. La durata di questi slot è di 6 mesi e una parachain può aggiudicarsi da un minimo di 1 slot a un massimo di 4 (e quindi la permanenza per 2 anni). Questa flessibilità è l’ideale per i progetti più piccoli e ancora non avviati, è l’occasione di vedere come va e non impegnarsi per anni. Al termine del periodo ottenuto, è possibile rinnovare lo slot sempre tramite le aste.

E chi non riesce a vincere le aste? Nel network di Polkadot esistono anche i parathread, che non sono connessi alla blockchain in maniera costante, ma la utilizzano a bisogno e pagano i vari servizi sulla base di quanto hanno consumato. Alcune blockchain invece non devono nemmeno aggiudicarsi un’asta per essere integrate. È il caso dei progetti che la community di Polkadot considera vantaggiosi per il “bene comune” di tutto il network. La prima parachain common-good di Polkadot è Statemint, una blockchain che permette di sviluppare su Polkadot varie tipologie di asset come NFT o CBDC (central bank digital currencies). 

Per aggiudicarsi gli slot di Polkadot bisogna partecipare a delle candle auction, si tratta di aste in cui il termine non è determinato fin dall’inizio, ma che si concludono in un momento casuale all’interno di una finestra temporale (ad esempio, una settimana). Vince questo tipo di aste chi ha fatto l’offerta più alta nel momento in cui “la candela si spegne”. Le offerte sono fatte impiegando DOT, il token nativo di Polkadot, direttamente dal team del progetto oppure con un crowdloan, un prestito collettivo. In quest’ultimo caso i progetti chiedono ai loro sostenitori di contribuire all’asta offrendo delle ricompense. 

Perché usare le aste e non un’ICO per far partire un progetto? Le ICO nel tempo hanno dimostrato di avere dei limiti. Si può dare il caso in cui la presentazione di un progetto e delle sue potenzialità venga ingigantita, deludendo poi le aspettative degli investitori. Questi potrebbero subito rivendere i token ricevuti facendo crollare il progetto. Le aste invece sono più sicure e hanno più garanzie: i DOT rimangono sulla blockchain fino allo scadere dello slot e non vanno agli sviluppatori o ad altri gruppi di persone. Inoltre i progetti sono già formati, consultabili, comparabili tra loro. 

Scopri le prime parachain di Polkadot!

Polkadot, nata nel 2020, prevedeva di lanciare le sue prime parachain nel 2021. Possiamo dire, missione compiuta! Dal 18 Dicembre 2021 cinque parachain sono attive e producono i loro blocchi nella rete. In questi giorni si sta svolgendo la seconda asta che prevede il lancio per Marzo 2022. 

Acala

Acala è l’hub DeFi di Polkadot: una piattaforma smart contract compatibile con Ethereum con lo scopo di ottimizzare progetti di finanza decentralizzata. Questo network ha vinto l’asta grazie a un crowdloan e fornisce ai suoi utenti gli strumenti per fare trading, emettere prestiti, diventare fornitori di liquidità, guadagnare APY ad alto interesse sui propri asset. Acala si definisce l’app store della finanza!

Moonbeam

Moonbeam nasce per migliorare l’Ethereum Virtual Machine (EVM), la piattaforma per sviluppare Dapp su Ethereum. Le funzionalità di Ethereum all’ennesima potenza, con lo stesso livello di compatibilità e semplicità di sviluppo.

Parallel Finance

Parallel Finance riassume la sua mission con questo motto: “bring DeFi to the Mainstream”. Per questo propone un protocollo che permette a chi possiede dei token di guadagnare interessi con procedure come lo staking. Le tradizionali operazioni finanziarie con le criptovalute sono alla portata di tutti grazie alla semplicità di utilizzo del network e ai vantaggi economici. 

Astar

Astar è un’infrastruttura per la scalabilità e l’interoperabilità del Web3. Diventando una parachain di Polkadot, può integrare la relay blockchain con gli smart contract (la blockchain principale di Polkadot infatti non è progettata per questo). 

Clover

Clover è una piattaforma smart contract costruita per facilitare gli sviluppatori che lavorano su Ethereum a spostarsi nell’ecosistema di Polkadot. Questo network infatti permette il passaggio di progetti DeFi da Ethereum a Polkadot. Parola chiave: cross-chain compatibility, in linea con il principio di interoperabilità al centro di Polkadot. 

Si può intuire come il network di Polkadot, grazie a queste parachain, stia dimostrando la propria validità come soluzione scalabile e sostenibile per i servizi decentralizzati. L’integrazione delle parachain, alla base del progetto Polkadot, porta con sé il valore della collaborazione e dell’interoperabilità. Più blockchain siamo, meglio è! Ritorna il concetto della città e dei suoi negozi, ognuno lavora per sé ma l’obiettivo di base è sempre e solo uno. Nel caso di Polkadot: garantire un maggiore accesso ai servizi finanziari decentralizzati grazie a infrastrutture aperte, collaborative, comunicative

Con questi 5 progetti l’ecosistema di Polkadot si apre a tante possibilità, ma la relay blockchain è in grado di ospitare fino a 100 diverse parachain. Questo amplia ulteriormente le prospettive per il futuro (scopri tutte le parachain che collaborano già con Polkadot, o hanno in mente di farlo). Polkadot ripensa internet e il modo in cui le persone ci interagiscono nella nuova fase del Web3. Dopo una lunga attesa, il progetto Polkadot non è più solo teoria!

Se un tempo si diceva che per cambiare le cose la penna era più potente della spada, secondo Gavin Wood, fondatore di Polkadot, ora la tastiera del computer è ancora più forte della penna. 

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