survey banner
survey banner
Partecipa a The Box e vinci la Carta Young!
E altri fantastici premi Apple, Sony, Amazon e molto altro.

News

Riunione BCE Aprile 2025: le previsioni

GA
Giuseppe Avolio

5 min

Riunione BCE Aprile 2025: le previsioni

La Banca Centrale Europea si riunirà il 17 Aprile per decidere le politiche monetarie dell’Eurozona: cosa succederà ai tassi di interesse? Qui le previsioni

La riunione della BCE di Aprile 2025 vedrà i ventisei membri del Consiglio Direttivo riunirsi per discutere, tra le altre cose, in merito alle politiche monetarie dell’Eurozona. Sul tavolo, le decisioni relative al taglio dei tassi di interesse, complicate dai recenti annunci di Donald Trump sui dazi. Quali sono le previsioni?   

Riunione della BCE: qual è il contesto economico?

Analizzare la situazione economica attuale è necessario al fine di poter fare delle previsioni che siano le più corrette possibili. La terza riunione della BCE nel 2025 avviene in uno scenario economico profondamente delicato e complicato dai recenti dazi annunciati da Donald Trump (e dall’ancora più recente pausa): i mercati sono in una fase di forte turbolenza e l’incertezza economica domina le istituzioni del Vecchio Continente. I temi principali riguarderanno soprattutto la crescita economica, fortemente condizionata dalle tariffe doganali, e la spinta deflazionistica che queste ultime potrebbero generare. 

Il problema principale è legato alla flessione economica globale provocata dalle improvvise barriere calate sul mercato globalizzato: il rischio di recessione è alto e la discesa dei prezzi – o deflazione, opposta all’inflazione – causata dalla contrazione della domanda (e dei consumi) può essere una conseguenza reale. In parole semplici, se l’Eurozona entrerà in recessione, i consumatori avranno meno soldi a disposizione, spenderanno di meno e i prezzi si abbasseranno. 

Anche se può sembrare strano, la discesa dei prezzi è un fenomeno da evitare dal momento che provocherebbe una diminuzione del fatturato delle aziende, le quali dovrebbero necessariamente interrompere la richiesta di prestiti e tagliare il costo del lavoro, licenziando il personale. Ciò causerebbe un’ulteriore contrazione della domanda, in un circolo vizioso potenzialmente devastante. La spinta deflattiva, inoltre, potrebbe essere accelerata dall’ingresso nel mercato europeo di una quantità immensa di merci cinesi a basso costo che, non essendo più competitive nel mercato USA a causa dei dazi al 145% (per ora), sarebbero riversate in Europa intensificando al ribasso la concorrenza sui prezzi.
Cosa potrebbe fare la BCE per evitare questo scenario?

La BCE verso il taglio dei tassi di interesse

L’ipotesi di recessione o, nel migliore dei casi, debole crescita economica, spaventa la Banca Centrale Europea. Per questo, la quasi totalità degli economisti e analisti finanziari prevede che la riunione della BCE di Aprile determinerà per il prossimo futuro una politica monetaria espansiva, con riduzione dei tassi. La via migliore da percorrere – se non l’unica – è quella che conduce verso un taglio dei tassi di interesse, per abbassare il costo del denaro e facilitare l’accesso al capitale: in questo modo si sostengono le imprese, i consumi e la crescita. È importante anche sottolineare che in questa congiuntura economica l’inflazione, conseguenza dell’aumento di capitale in circolazione, sembrerebbe un problema minore rispetto ad altri fattori, tra cui occupazione e stabilità economica. Attualmente i tassi di interesse sono al 2,5%, quali sono le previsioni?

Gli analisti di Deutsche Bank, per esempio, credono che la BCE taglierà i tassi in modo più deciso di quanto previsto in precedenza e vedono entro fine anno un taglio complessivo di 100 punti base, dal 2,5% all’1,5%, con una riduzione di 25 punti base (o 25 bps) nella prossima riunione. Anche Carsten Roemheld, capital market strategist di Fidelity, crede che la BCE procederà coi tagli ma si tiene un po’ più stretto, prevedendo entro fine anno i tassi all’1,75%. Il Financial Times, in questo articolo, afferma che “gli investitori ritengono probabile al 90% un taglio di un quarto di punto nella prossima riunione della BCE” e che Frederik Ducrozet, di Pictet Wealth Management, considera “no-brainer”, una decisione ovvia, un taglio di 25 bps ad Aprile e a Giugno.

In ultimo, anche su Polymarket, piattaforma decentralizzata dove si scommette su eventi reali utilizzando le criptovalute, il 96% degli utenti punta sul taglio di 25 bps, mentre il taglio di 50 o più bps o il “no change” sono ritenuti probabili rispettivamente dal 2,1% e dall’1,7%. 

E se le previsioni sulla riunione della BCE si realizzassero?

Come abbiamo detto prima, il taglio dei tassi di interesse è una misura di politica economica espansiva che ha l’obiettivo di sostenere la crescita abbassando il costo del denaro: le imprese possono chiedere prestiti più facilmente, producono più ricchezza e l’economia ne beneficia. Quando il denaro costa meno anche i mercati azionari ne traggono vantaggio, dal momento che i tassi bassi stimolano la circolazione del capitale: da un lato le imprese chiedono più facilmente i soldi in prestito, hanno più margine per operazioni finanziarie, acquisizioni ed espansioni. Così incrementano i potenziali guadagni e con essi la probabilità che il prezzo delle azioni salga. Dall’altro gli investitori si spostano da titoli più stabili ma meno profittevoli, come le obbligazioni, ad asset finanziari più rischiosi con ritorni potenziali più alti. In questa seconda seconda categoria rientrano le azioni e i relativi indici, ma anche le criptovalute. 

Naturalmente anche il mercato crypto è fortemente influenzato dalla riduzione dei tassi di interesse, soprattutto da quando sono entrati i player istituzionali: le criptovalute sono considerate high-risk assets e attirano consistenti quantità di capitale, con importanti apprezzamenti lungo tutto il mercato. Bitcoin, in teoria, sarebbe doppiamente favorito da questa condizione sia a causa di quanto descritto finora, sia perché è considerato un asset che protegge dall’inflazione, la quale aumenta se aumenta il denaro in circolazione. 

Cosa uscirà dalla riunione della BCE di Aprile?

Abbiamo visto che la maggior parte degli esperti e degli istituti finanziari vede la BCE andare verso un taglio dei tassi di interesse di 25 punti base. C’è anche chi si spinge oltre, prevedendo un atteggiamento di quantitative easing anche per le prossime sedute. Per ora, non resta che attendere fino alle 14:15 del 17 Aprile, quando i membri del Consiglio Direttivo si riuniranno nella sede di Francoforte. Se vuoi restare aggiornato sull’esito e anche su altre notizie, clicca qui sotto per iscriverti!  

Altri Articoli

Azioni Nintendo: Switch 2 traina il titolo
plusvalenze criptovalute soglia 2000 euro
staking crypto

Scarica l’app Young Platform

Downaload From Google PlayStoreDownaload From Apple Store