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Trust No One: la storia vera di Gerald Cotten e QuadrigaCX

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Filippo Iachello

5 min

Trust No One: la storia vera di Gerald Cotten e QuadrigaCX

Trust No One è il film sull’exchange QuadrigaCX, un vero e proprio crypto thriller. Scopri la storia di Gerald Cotten: è davvero morto in India nel 2018?

QuadrigaCX, fondato nel 2013 da Gerald Cotten e Michael Patryn è stato, fino al 2018, il più grande exchange centralizzato di criptovalute canadese. La piattaforma, dopo le difficoltà iniziali incontrate nel tentativo di quotarsi in borsa, è cresciuta rapidamente grazie al bull market del 2017.

L’inizio di questo crypto thriller, che ha ispirato il film documentario Netflix “Trust No One”, coincide con la fine del CEX, che nel 2018 dichiara bancarotta in seguito alla dipartita del suo CEO. La verità su quest’ultimo, infatti, è ancora avvolta dal mistero.

Scopri la storia dell’exchange QuadrigaCX e del suo fondatore Gerald Cotten in questo nuovo episodio di Young Pills.

I personaggi senza volto di Trust No One: Gerald Cotten e Michael Patryn

Nel film documentario Trust No One, i protagonisti principali, non compaiono mai. Chi sono Gerald Cotten e Michael Patryn? Gerald era un ragazzo canadase descritto come un individuo introverso e generoso. Nasce nel 1988 a Belleville (Ontario), frequenta la Schulich School of Business di Toronto e si laurea a York nel 2010 in economia aziendale. Gerald è affetto dal morbo di Crohn, una malattia autoimmune che colpisce l’apparato gastrointestinale, dettaglio che diventerà cruciale con il prosieguo della sua storia. 

Cotten scopre Bitcoin nel 2013 a Toronto dove fonda assieme al suo socio Michael Patryn l’exchange QuadrigaCX. Michael Patryn invece è un conclamato truffatore, il nome reale del co-founder di Quadriga è infatti Omar Dhanani, ed è un ex carcerato condannato dal tribunale federale degli Stati Uniti a 18 mesi di reclusione per furto d’identità.

Il successo di QuadrigaCX durante il bull market del 2017

Facciamo ora un passo indietro e torniamo al 2014, quando QuadrigaCX si ritrova ad affrontare grandi difficoltà. L’exchange non riesce a trovare investitori e ciò causa il fallimento nel tentativo di quotarsi in borsa nel 2015, obiettivo che viene abbandonato nel 2016. In quel periodo quasi tutti abbandonano la nave. Il consulente legale e i principali dirigenti si dimettono dall’azienda. L’unico che non getta la spugna è proprio Cotten che continua a credere nel suo exchange sebbene, in quel momento, non possieda neanche un ufficio dal quale lavorare.

Nonostante queste difficoltà, la piattaforma, grazie alla perseveranza del suo CEO, riesce a crescere ugualmente, aiutato dal prorompente rally rialzista del prezzo di Bitcoin che passa da circa 1000$ a quasi 20.000$ in meno di un anno. Con l’aiuto del bull market QuadrigaCX attira oltre 350.000 clienti che consentono alla piattaforma di processare più di un miliardo di scambi in criptovalute.

Il bear market del 2018 e la morte di Gerald Cotten

Nel 2018, come mostra il documentario Netflix “Trust no One” la spinta rialzista sul prezzo di Bitcoin si esaurisce, e le ICO, che spopolavano in quel periodo, si rivelano per la maggior parte truffe. Inizia il bear market. Il crollo dei prezzi delle criptovalute induce gli utenti, in preda alla FUD, a prelevare i propri asset dalle piattaforme di trading; prelievi che però, su QuadrigaCX spesso non vanno a buon fine. 

Nel frattempo, nel mese di Dicembre del 2018, Cotten e sua moglie Jennifer Robertson intraprendono un viaggio in India. Durante questo viaggio l’ex CEO di QuadrigaCX, a causa di complicazioni provocate dalla sua malattia, muore. L’annuncio viene pubblicato un mese dopo direttamente sul sito web dell’exchange, tramite un comunicato scritto dalla moglie di Cotten, e pochi giorni dopo il servizio va offline bloccando tutti i tentativi di prelievo degli utenti.

Trust No One: La verità su QuadrigaCX

In seguito a questi avvenimenti sospetti, un cliente di QuadrigaCX decide di raccontare la storia a Coindesk, una delle principali testate giornalistiche del settore crypto, ponendo l’accento sulla losca piega che stava prendendo la questione. Il focus della vicenda riguardava le dichiarazioni della moglie di Cotten, che si definiva incapace di accedere ai wallet un cui erano contenute tutte le criptovalute degli utenti nonostante fosse in possesso del PC sul quale erano custoditi.

In seguito alle indagini iniziate, come racconta il film Trust No One, su gruppi Telegram e forum creati apposta su Reddit e portate avanti da Coindesk e dalla Royal Canadian Mounted Police (la polizia reale canadese) iniziano a trapelare sempre più dettagli sconcertanti. Dalle analisi on-chain emerge che i sei wallet in possesso di Cotten erano tutti quanti vuoti. 

Infine, da un report pubblicato da Ernst & Young emerge che Gerald Cotten si era impossessato di tutto il denaro che gli utenti avevano depositato su QuadrigaCX e che lo aveva utilizzato per finanziare il suo dispendioso stile di vita e le sue operazioni di trading personali. Operazioni di trading che svolgeva anche sull’exchange di sua proprietà attraverso l’utilizzo di account falsi. QuadrigaCX era quindi, a tutti gli effetti, uno Schema Ponzi, una frode finanziaria che ha permesso al fondatore e CEO di rubare tutti i soldi dei propri utenti.

Gerald Cotten è morto davvero?

La parte più interessante e allo stesso tempo inquietante di questa storia è però l’epilogo. Gerald Cotten ha finto la sua morte o è morto realmente? Secondo alcune fonti infatti, in India sarebbe possibile acquistare un macabro pacchetto (che comprenderebbe la presenza di un cadavere) per inscenare la propria morte. Ad oggi non ci sono prove schiaccianti che ciò sia successo realmente ma ci sono invece una serie di coincidenze che hanno portato la maggior parte delle persone a credere a questa sconvolgente versione dei fatti.

In primis i familiari e gli amici di Cotten non hanno mai consentito agli investigatori di effettuare un’autopsia sul cadavere e, inoltre, il certificato di morte ufficiale presenta un errore di battitura al suo interno. Invece che Cotten, come si vede in una scena del film Trust No One, c’è scritto Cottan. Infine non si possono trascurare le vicende passate dell’ex CEO di Quadriga CX con cui ha dimostrato di essere in grado di creare false identità. 

Purtroppo, nessuno è ancora a conoscenza della verità, che forse non si scoprirà mai. Il CEO di QuadrigaCX Gerald Cotten è davvero morto o è ancora in circolazione?

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