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Perché i domini su ENS sono fondamentali per il Web3?

EC
Elisa Campaci

4 min

Web3 a cosa servono i domini su blockchain

Il Web3 è dietro l’angolo e per sviluppare un nuovo internet, servono nuovi strumenti come i domini su blockchain di ENS!

Da settimana scorsa su Young Platform Pro è disponibile ENS, il token di governance di Ethereum Name Service. I domini su blockchain sono uno strumento strategico per decentralizzare internet. Web3 in vista!

Il Web3 vuole la decentralizzazione di internet 

I domini su blockchain sono uno strumento fondamentale per concretizzare il Web3, la fase di internet che ci sta aspettando a braccia aperte! Il termine Web3 viene usato per riferirsi a una nuova configurazione di internet in cui tutte le tecnologie già esistenti e attive si sposteranno sulla blockchain. Il risultato finale? La decentralizzazione di internet. Con il Web3 tutte le informazioni e i contenuti online saranno di proprietà di chi le ha create e non di aziende centralizzate come Google o Meta. Il Web3 quindi proporrà un nuovo modello economico: l’ownership economy

Ora come ora non possiamo dire di essere nel pieno del Web3, anzi è probabile che vivremo un lungo momento di transizione nei prossimi anni dove Web3 e Web2 saranno compresenti. In ogni caso sono in corso i primi esperimenti e progetti per dare la luce a internet su blockchain. Uno di questi è Ethereum Name Service (ENS), un protocollo per registrare domini sulla blockchain di Ethereum. I domini su blockchain sono un servizio necessario allo sviluppo del Web3 perché favoriscono la decentralizzazione di internet. In che modo?

I domini su blockchain sono l’identità del Web3

Un nome di dominio registrato su ENS può essere usato in molti modi diversi. Tra le altre cose funziona come indirizzo web, come wallet, come mail o account social. Se registri un nome di dominio su ENS prendi due piccioni con una fava. Anzi tre, quattro, cinque piccioni con una fava. Un dominio su blockchain descrive un’intera identità digitale presente su internet: profili, account, indirizzi email, siti web, wallet. Dentro un solo dominio su blockchain puoi aggiungere tutte le informazioni che ti servono per navigare e accedere ai servizi su blockchain. Comodo, facile e veloce!

Se usi un dominio su blockchain per registrare tutte queste informazioni, sei tra i pionieri del Web3, e man mano che si svilupperà avrai già accesso a tutti i servizi decentralizzati su blockchain che si proporranno come alternativa speculare a quelli centralizzati.

Insomma, i domini come quelli forniti da ENS sono la base per il concetto poliedrico di identità che caratterizzerà il Web3.

Fun fact: la lista dei domini ENS più seguiti su Twitter

Come detto, i domini su blockchain possono essere usati come nome utente sui social. E qual è il social che va alla grande nel mondo crypto? Twitter ovviamente! Qui un’infinità di utenti (più o meno famosi) utilizza un nome ENS che si riconosce da tre semplici letterine finali: .eth. Tre letterine che fanno davvero la differenza e mostrano il crypto enthusiast che sei. Siccome sui social network contano i numeri, .eth Leaderboard ha raccolto la lista dei nomi ENS con più follower su Twitter. Chi ci sarà mai al primo posto? Qualche fondatore o sviluppatore blockchain? No, ma un’insospettabile Paris Hilton. Forse non tutti sanno che l’ereditiera americana è una grande sostenitrice crypto, attiva nel Metaverso e collezionista NFT. Al nono posto troviamo il profilo di Vitalik Buterin che manca il podio di un bel po’!

I domini su blockchain insieme a IPFS per archivi online decentralizzati

Torniamo alle funzioni dei domini su blockchain per il Web3. Registrando un dominio su Ethereum Name Service oltre a tutte le informazioni di base (account social, email, wallet, url) si possono aggiungere dei IPFS content hash. In questo modo le informazioni registrate in quel dominio su blockchain faranno parte della rete di nodi dell’IPFS, ovvero Interplanetary File System. Si tratta di un protocollo per browser per lo sviluppo di un archivio decentralizzato di pagine web. IPFS nasce per rispondere a un problema specifico: la raccolta e l’uso che molte piattaforme centralizzate fanno dei dati e contenuti online. Questo protocollo, che già funziona sul browser Brave, ribalta il paradigma della raccolta dati online. Con IPFS si passa da un archivio centralizzato dei dati degli utenti che vengono gestiti da terzi, a un archivio user-owned in cui l’utente è in pieno possesso delle informazioni. Sceglie quali dati dare alle piattaforme e ai servizi che vuole usare su internet. Ownership economy e user-owned storage: possiamo dire che nel Web3 l’utente è al centro. 

In poche parole i domini su blockchain, come quelli registrati su ENS, sono uno strumento strategico per dare vita al Web3 perché cambiano il modo di usare internet e le sue informazioni. Spostando il possesso dei tuoi dati nelle tue mani! 

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