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A cosa serve una DAO? Scopri tutte le sue applicazioni!

EC
Elisa Campaci

3 min

A cosa serve una DAO applicazioni

A cosa servono davvero le DAO? Ecco alcuni settori che hanno accolto a braccia aperte le organizzazioni decentralizzate

Le DAO sono super versatili. Si modellano sulle esigenze delle persone, per questo sono un ottimo strumento per organizzare lavori e dare una struttura ai propri obiettivi. Oltre alle applicazioni naturali nei progetti basati su una criptovaluta (come la DAO di Dash), le DAO stanno trovando accoglienza un po’ ovunque. Ma a cosa servono le DAO? Vediamo alcuni casi d’uso!

Ripassone: cos’è una DAO?

Una DAO è un gruppo di utenti che si riunisce con uno scopo pratico e si organizza e coordina attraverso delle regole scelte dal gruppo stesso e basate sulla tecnologia della blockchain. Rispetto a una classica azienda, una DAO non ha un’organizzazione rigida e dall’alto in basso, è trasparente perché decisioni e azioni sono visibili a tutti. Inoltre non è legata necessariamente a un territorio ma è internazionale e quindi tutti possono partecipare. 

Funziona così (nella maggior parte dei casi): le persone acquistano il token della DAO. Questi servono per votare decisioni riguardo la governance e le varie attività della DAO. Il loro funzionamento ricorda molto quello delle cooperative in cui si diventa soci con una quota e ognuno partecipa con il proprio lavoro e voto. 

DAO per i diritti dei lavoratori! 

Uno dei possibili usi delle DAO è quello di sostituire i tradizionali sindacati per la tutela dei lavoratori. Rain Guild è un’organizzazione decentralizzata che riunisce lavoratori del settore degli sviluppatori Web3, con lo scopo di tutelarli attuando delle strategie per combattere modalità di lavoro ingiuste e di imporre degli standard lavorativi. Questo tipo di DAO ricorda le corporazioni medievali: una fratellanza di lavoratori per condividere risorse, strumenti, e contatti. Il motto di Rain Guild è “se vuoi andare veloce, vai da solo. Se vuoi andare lontano, vai insieme”. 

DAO per il sociale (parte 2)

Le DAO sono usate anche da gruppi e community che non hanno niente a che fare con il mondo tech. Anche chi non è un pro dei codici, sceglie le DAO. Specialmente perché un modello di gestione dei fondi trasparente. DisCo è un collettivo che riunisce imprese sociali e ambientali radicate nell’economia di stampo femminista. 

Impara il mercato dell’arte, e mettilo da parte (con le DAO)

Il mercato dell’arte fa già l’occhiolino agli NFT e compagnia bella, le DAO potrebbero essere usate per integrare le criptovalute nei meccanismi dell’industria artistica. Dalla creazione, la curatela, la compra-vendita alla proprietà. Un esempio? OsakaDao, che fa riferimento al marketplace KnownOrigin, funziona come un collettivo di mecenati. Raccolgono opere e fondi, poi svolgendo il ruolo di una galleria vendono il lavoro degli artisti che ricevano il 5% dei profitti.

DAO per content creators 

Calaxy è una piattaforma che permette a creator di qualsiasi settore di emettere dei token legati al proprio personal brand e valutarli nel mercato. L’idea è venuta a Spencer Dinwiddie, giocatore dell’NBA che soffriva le limitazioni sui diritti della sua immagine imposte dai contratti. Questo genere di DAO permette di gestire la propria immagine fuori dai sistemi centralizzati e in contatto diretto con i fan. Sulla piattaforma chiunque può comprare i token legati a un creator e usarli per sbloccare contenuti o rispondere a sondaggi e input del creator stesso. 

Viaggiare e lavorare ai tempi delle DAO

Usare le DAO potrebbe cambiare anche il nostro modo di abitare. Come? Gestendo le assicurazioni o il fondo cassa delle famiglie che abitano in uno stesso condominio. Oppure una DAO potrebbe strutturare con dei token i network per le comunità di nomadi digitali come Permatek, in cui i membri possono lavorare e scambiarsi consigli. Un altro esempio? Dtravel, la DAO che segue le orme del concept di AirBnB: una piattaforma di home sharing di proprietà della stessa community che ci investe e che possiede il token TRVL. Il settore del turismo deve di nuovo affrontare uno sciame di albergatori casalinghi, con spese basse, fuori dai sistemi centralizzati. Le regole del turismo grazie alla DAO, sono fatte dalla community. 

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