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Gli NFT sono tutti uguali? Le principali tipologie

EC
Elisa Campaci

6 min

Tutte le tipologie di NFT: PFP, Blue Chip e dinamici

Per differenze tecniche, soggetti e scopi, i token non fungibili non sono tutti uguali. Scopri tutte le tipologie di NFT!

Si fa presto a dire NFT, ma con questo termine si possono indicare molte cose diverse. I token non fungibili infatti hanno differenti sfumature e peculiarità. In generale ogni NFT rappresenta un bene digitale specifico che ha un valore e certifica, grazie all’iscrizione sulla blockchain, la proprietà, l’unicità e l’autenticità di quello stesso bene. Detto questo, ciascun NFT può differire da un altro per criteri come il soggetto che rappresenta, le caratteristiche tecniche, le applicazioni e infine il prezzo. 

In questo articolo puoi esplorare tutte le principali tipologie di NFT dai PFP, al Blue Chip, passando per gli NFT dinamici. 

1. Soggetti: NFT per tutti i gusti 

Gli NFT sono diventati popolari come oggetti d’arte digitale da collezione, ma possono rappresentare molte altre cose:  

  • la proprietà di un file musicale,
  • una fotografia, 
  • un documento come un diploma o l’atto di proprietà di una casa, 
  • un biglietto aereo o di un concerto, 
  • un oggetto di un videogioco, 
  • un meme,
  • l’accesso a esperienze esclusive,

La lista non si ferma qui e, come si dice in questi casi, il limite per la creazione di un NFT è solo la creatività. Le applicazioni dei token non fungibili sono potenzialmente infinite.

2. Caratteristiche tecniche

Gli NFT possono distinguersi anche per le loro caratteristiche tecniche, che a loro volta determinano le loro proprietà e li rendono adatti a diversi scopi. 

  • Standard ERC-721 vs ERC-1155

La maggioranza degli NFT segue lo standard di Ethereum ERC-721, che a differenza degli ERC-20 non permette al token di essere intercambiabile. Questo significa che ogni token che segue lo standard ERC-721 è unico e non ne esisterà mai uno identico. Da quando sono stati ideati, gli NFT hanno sempre fatto riferimento a questo standard, tuttavia il settore sta sperimentando nuove strade. Una di queste è l’utilizzo dello standard ERC-1155 che permette di creare token semi-fungibili, utili ad esempio quando si crea un’opera d’arte digitale in diverse copie che saranno equivalenti tra loro ma comunque limitate nel numero. 

Gli NFT esistono su numerose blockchain, non solo su Ethereum! Tutte le principali blockchain che supportano gli smart contract possono ospitare il minting di NFT, ovvero il processo con cui si conia un token non fungibile su blockchain. Tra queste blockchain ci sono Polygon, Avalanche, Polkadot. 

  • Soulbound: la proprietà di un NFT è per sempre?

Il primo a parlare di NFT Soulbound è stato Vitalik Buterin, co-fondatore di Ethereum. Secondo la visione di Buterin, gli NFT possono essere davvero utili solo se non possono essere trasferiti in alcun modo. Il termine “soulbound” è stato ripreso dal videogioco World of Warcraft per indicare degli oggetti che sono “legati all’anima”. Gli NFT soulbound sono token non fungibili che non sono commerciabili e in quanto tale garantiscono la proprietà effettiva, perpetua e non trasferibile di quello che l’NFT rappresenta. Buterin li ritiene particolarmente utili quando si tratta di registrare su blockchain traguardi personali come lauree o diplomi e per la certificazione dell’identità digitale. 

  • Che cosa sono gli NFT dinamici?

Tra tutte le tipologie di NFT, un’altra peculiare dal punto di vista tecnico sono gli NFT dinamici, ovvero dei token che mutano nel tempo sulla base di caratteristiche programmabili dai loro sviluppatori. In che senso mutano nel tempo? Gli NFT dinamici possono interagire con alcuni dati e condizioni esterne che ne alterano la configurazione. Ad esempio il cappello indossato dal personaggio di un’immagine NFT può cambiare colore a seconda della temperatura media giornaliera di Madrid, o l’espressione di un calciatore in una figurina NFT può variare sulla base dei risultati della sua ultima partita. In poche parole i metadati degli NFT dinamici, integrati negli smart contract, si adattano a informazioni ricavate da fonti che monitorano il mondo esterno come le previsioni del tempo o i risultati sportivi. Per programmare NFT dinamici si usano molto spesso gli oracoli

Uno degli esempi più famosi di NFT dinamici è Crossroad di Beeple, l’artista ha fatto dipendere l’aspetto finale della sua opera all’esito delle elezioni presidenziali americane del 2020. Gli NFT dinamici danno la possibilità di avere una collezione che si evolve nel tempo!

3. A cosa servono gli NFT? Utilizzi e scopi

Gli NFT sono nati come collectible, ovvero pezzi da collezionare come francobolli, figurine o fumetti. Successivamente, quando i token non fungibili hanno incontrato il mondo dell’arte, il loro utilizzo è diventato anche estetico. Oggi gli NFT non hanno a che fare solo con il mondo dell’arte, possono essere usati per tanti scopi diversi, anche quelli più pratici come comprare un biglietto o conservare un diploma. 

  • NFT Blue chip

Alcuni considerano gli NFT un modo alternativo per affrontare il bear market, in effetti anche quando i mercati non sono dei più favorevoli, alcune collezioni blue chip mantengono il loro valore inalterato. “Blue chip” sono quegli NFT che nel tempo hanno dimostrato di poter contare su una certa stabilità di prezzo e solidità del progetto a cui fanno capo. Tra queste collezioni ci sono di sicuro quelle di Yuga Labs come i CryptoPunks e le Bored Ape. All’interno delle stesse collezioni poi ci sono NFT più “blue chip” di altri, spesso sono quelli con gli attributi più rari. I blue chip sono considerati da alcuni gli unici NFT davvero preziosi sul lungo termine! 

  • PFP: le immagini profilo del Web3

Il termine PFP (profile picture) indica gli NFT che vengono utilizzati come immagini profilo nei social network. PFP possono essere singoli NFT oppure intere collezioni progettate con questo scopo, tipicamente queste collezioni si basano su un personaggio o un tema in comune da replicare in tutte le opere. Tra le PFP più famose c’è il Bored Ape Yacht Club ma anche Doodles, World of Women o Meebits. La popolarità degli NFT come foto profilo ha portato Twitter a introdurre la possibilità di certificare gli NFT utilizzati sulla sua piattaforma. 

  • POAP, gli NFT degli eventi 

Non sarebbe una lista di tutte le tipologie di NFT senza citare i POAP! La sigla sta per Proof of Attendance Protocol e indica degli NFT unici che vengono distribuiti agli eventi per certificare la partecipazione delle persone. Gli organizzatori di corsi, conferenze, concerti, fiere possono realizzare dei POAP da distribuire ai partecipanti, i POAP sono considerati i “segnalibri della tua vita” perché costruiscono sul tuo wallet la mappa delle esperienze e dei traguardi che hai raggiunto. I POAP appaiono come delle medagliette e dei distintivi. La loro principale utilità è assicurare il coinvolgimento delle persone in qualche progetto o attività.

4. Perché gli NFT costano così tanto?

Un ultimo criterio per distinguere tutte le tipologie di NFT può essere la differenza di prezzo. Sebbene i media puntino i riflettori sulle vendite da cifre astronomiche, esistono NFT per tutte le tasche. La crypto arte vale milioni ma non tutti i token non fungibili sono necessariamente costosi. La differenza di prezzo dipende da fattori come l’utilità del token, la qualità del progetto di riferimento, la dimensione dei metadati, le commissioni del gas. Al di là di questi ora come ora il prezzo degli NFT è determinato dalla loro rarità e dal loro prestigio.

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