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Young Market: BTC la più stabile nel bear market?

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Enrico Fop

6 min

young market bear market a giugno

Nella seconda settimana di giugno 2022, Bitcoin ed Ethereum registrano un calo vertiginoso. Ecco la nuova puntata di Young Market!

Bentornati ad un nuovo appuntamento di Young Market. Oggi è Venerdì 17, ma la sfortuna non c’entra con il tonfo del mercato crypto. Nella puntata di oggi dedicheremo ampio spazio alla spiegazione delle cause che ci hanno portato così in basso, che, se ben ricordate, erano già state anticipate nei nostri appuntamenti passati.

Ovviamente faremo un giro sui grafici di Bitcoin, Ether e Paxgold. Questa volta l’abbiamo spoilerato… E’ la moneta aulica la protagonista della settimana. Oltre alla notizia sull’inflazione e la decisione sui tassi d’interesse, scopriremo anche le notizie crypto più interessanti della settimana.

Come è andato Bitcoin?

Bitcoin è stato e continua ad essere certamente il re indiscusso del mercato crypto. Se negli ultimi tempi abbiamo visto ribassi molto consistenti, non si può dire lo stesso BTC, o quantomeno bitcoin ha dato ampia prova di essere molto più solido in questo momento di prolungato ribasso.

Diamo subito un dato interessante: il 98.5% delle criptovalute è in calo di oltre il 90% rispetto al proprio all time high, ovvero rispetto al proprio massimo storico.

Per BTC la discesa dal suo ATH è stata leggermente inferiore al 70%. Insomma, comunque alta, ma sempre meglio del 90% no? I prezzi Bitcoin hanno abbandonato la zona dei 29mila dollari e al momento si attestano intorno al prezzo dei 21.500 dollari. Discesa piuttosto significativa, in cui BTC ha perso più del 25% del proprio valore.

In questo momento il mercato in generale ha un market cap di poco oltre i 900 miliardi di dollari e la dominance di BTC si sta attestando sul valore del 45% dopo aver superato la soglia del 48%, valore che non raggiungeva da luglio del 2021. Quanto è profonda e dolorosa questa discesa? Beh, BTC sta segnando il peggior secondo trimestre annuale (il Q2), della sua storia. Tra l’altro il Q2 è stato quasi sempre positivo per BTC, ma in questo 2022 sta totalizzando oltre un -50%.

Il superamento al ribasso della soglia della zona di ranging è stato repentino e violento. Il prezzo si è spostato dal valore dei 29.000 dollari ai 20.000 dollari senza praticamente alcuna esitazione. Se ricordate lo scorso episodio, avevamo segnato come target di discesa i 23.600 dollari, ovvero la resistenza dinamica per BTC offerta dal Realized Price.

Se volete saperne di più c’è l’appuntamento della scorsa settimana. Lì i segnali di rottura della soglia del Realized Price era evidente avrebbero rappresentato eventi estremamente rari. Pensate che da inizio 2020 solo lo 0.8% del tempo BTC si era trovato al di sotto di questa soglia.

Come è andato Ether?

La situazione qui è un po’ più grave. Se ETH aveva dato segnali di debolezza rispetto a BTC, questa settimana ha fatto peggio, perdendo addirittura l’11%. Dal suo ATH, Ethereum ha perso il 77% (ouch!). Andiamo a vedere il suo movimento su un grafico a 4 ore.

young market ethereum a 4 ore grafico

Dal nostro ultimo Young Market Ether ha visto un movimento a ribasso di circa il 34%, ovvero ⅓ del suo valore. Attualmente ETH è scambiato poco sopra al prezzo di 1100 dollari, sicuramente una zona molto molto bassa se pensiamo che a inizio maggio eravamo a ridosso dei 3000 dollari. Duro colpo per la crypto di Vitalik Buterin.

Al di sotto degli attuali prezzi, abbiamo la soglia psicologica del 1000 dollari che potrebbe offrire un ultimo supporto alla discesa, prima di rivedere prezzi a 3 cifre. E la metrica Realized Price? Su ETH sconta attualmente un valore di circa 1730 dollari. Ether si troverebbe attualmente al di sotto della soglia di oltre il 35%.

Per ricercare un dato simile dobbiamo tornare indietro nel tempo, ben oltre il flash crash di marzo 2020, fino a dicembre 2018, quando il prezzo era pari a 85 dollari e il realized price era superiore ai 250.

Infine un dato interessante: il numero di stablecoin circolanti è diminuito per la prima volta nella storia, scendendo di quasi 13 miliardi di dollari in pochi giorni. Perché la fuga di capitali dalle stable? Probabilmente per mancanza di fiducia in diversi protocolli, che stanno dando segnali di insolvenza.

La crypto della settimana? Pax Gold!

L’avevamo già analizzata ma rimane sempre popolare. Non è tutto oro quel che luccica : se lo fa è PaxGOLD. In questa sede analizzeremo il recente movimento di prezzo, mentre se volete avere ulteriori informazioni sul progetto, c’è l’articolo su PaxGold di marzo 2022.

PaxGold replica il prezzo di un’oncia d’oro ed è tra le crypto che hanno perso meno in questo periodo. A tal proposito vi ricordo che in questi giorni sono uscite le tanto attese news su inflazione e tassi di interesse. Come anticipato negli scorsi episodi, la FED ha deciso di incrementare i tassi di un ulteriore 0.25% rispetto alle attese, portando quindi l’incremento a 75 punti base. Si tratta del più grande aumento one shot dal 1994.

Perché questa decisione così importante? L’inflazione era attesa all’8.3% e invece è stata rilevata all’8.6%. Siccome il principale programma dichiarato della FED è contrastare l’inflazione attuale, allora l’incremento dei tassi da 0.5 a 0.75 non era così improbabile e in effetti il mercato l’aveva previsto… e scontato. Ecco spiegata la recente discesa dei mercati (crypto e non).

Torniamo su Paxgold: da inizio maggio il prezzo è sceso solo del 4%, con una performance migliore rispetto a tutto il mondo crypto e alla quasi totalità dei mercati tradizionali. Attualmente PaxGold è scambiata a circa 1825 dollari, dopo aver fatto un dump del 3% nella giornata del 13 giugno 2022. Ora si trova in una zona di ranging tra il prezzo dei 1800 dollari e il prezzo dei 1840 dollari. Siamo arrivati in questa zona dopo un ulteriore consolidamento tra i 1840 e i 1875 dollari. 

Qui PAXGOLD ci ha regalato una bull trap vera e propria, con il prezzo che si è mosso al di sopra del livello massimo del ranging, ha indotto i tori ad andare long e poi ha rimangiato il terreno percorso per piombare fino al livello dei 1800 dollari. Proprio sul prezzo dei 1800 dollari abbiamo un supporto psicologico molto importante e potrebbe fornire un primo supporto in caso di ulteriori discese.

In caso di mercato rialzista invece, dapprima PAXGOLD dovrebbe oltrepassare il consolidamento, superando i target di 1840 e 1875, e poi potrebbe puntare ai 1900, ultimo prezzo raggiunto nella mini bull-run.

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