Cross-Chain
Un protocollo cross-chain è una tecnologia che facilita la comunicazione e la connessione tra blockchain distinte, rendendo possibile lo scambio di informazioni e favorendo l’interoperabilità tra i vari network.
L’interconnessione tra blockchain può avvenire attraverso i cross-chain bridge, software che consentono all’utente di fare transazioni da un network all’altro.
Grazie ai cross-chain bridge è possibile scambiare asset digitali (come criptovalute o NFT) ed utilizzarli anche al di fuori della loro blockchain nativa, incrementando le modalità d’uso dei token. Inizialmente, infatti, l’utilizzo di alcune criptovalute era strettamente legato al network in cui erano state sviluppate e non potevano essere utilizzate al di fuori di questo.
Un esempio di protocollo che favorisce gli scambi cross-chain è Chainlink che, attraverso applicazioni chiamate oracoli, è in grado di verificare e trasmettere dati da un network all’altro.
Di solito una coin nativa di una determinata blockchain viene utilizzata su un altro network in forma di wrapped token, indicato con la lettera “w”. Se decido di utilizzare BTC sulla blockchain di Ethereum, per esempio, i miei Bitcoin prenderanno la forma di wBTC.
Spesso le tecnologie cross-chain vengono confuse con applicazioni multichain: ma qual è la differenza?
- Le applicazioni cross-chain favoriscono l’interoperabilità tra blockchain non correlate e diverse da loro, sono quindi funzionalità integrate a posteriori;
- Le applicazioni multichain di solito vengono sviluppate fin dall’inizio per funzionare simultaneamente su più blockchain in modo che all’utente basti un semplice click per usare lo stesso servizio su di un altro network.