
La guerra fra Russia e Ucraina potrebbe essere vicina alla svolta: giovedì a Istanbul i rispettivi leader dovrebbero incontrarsi. Qual è il quadro?
La guerra fra Russia e Ucraina potrebbe entrare in una nuova fase: gli ultimi giorni hanno visto comunicazioni più intense fra il Cremlino e Kyiv, col supporto della coalizione europea dei volenterosi, dell’amministrazione USA e del leader turco Erdogan, che ha proposto Istanbul come sede per le negoziazioni. Qual è la situazione attuale? Siamo davvero vicini alla svolta pacifica?
Russia e Ucraina a colloquio diretto: Putin sfida Zelensky
Russia e Ucraina nell’ultima settimana hanno intensificato le comunicazioni a partire dall’8 maggio, quando il presidente della Federazione russa Vladimir Putin ha dichiarato tre giorni di tregua, in occasione delle celebrazioni a Mosca per la vittoria contro il nazifascismo. Non si è fatto attendere il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che su X ha colto la palla al balzo per proporre un “cessate il fuoco completo, duraturo e affidabile a partire dal 12 maggio”. A questa richiesta si è aggiunta la coalizione dei volenterosi, rappresentata dal presidente francese Emmanuel Macron, dal cancelliere tedesco Friedrich Merz e dai primi ministri britannico e polacco, Keir Starmer e Donald Tusk, arrivati in treno a Kyiv nella giornata di sabato.
La coalizione, però, ha precisato i termini della tregua invitando la Federazione russa a un cessate il fuoco completo e incondizionato di 30 giorni, minacciando ritorsioni economiche sotto forma di sanzioni “massicce e coordinate” in caso di rifiuto. I leader europei hanno inoltre affermato che la proposta è supportata anche dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che avrebbe dimostrato il suo appoggio durante una “fruttuosa” telefonata.
Il Cremlino, tramite il portavoce Dmitry Peskov, ha risposto affermando che non ci sarà tregua senza lo stop della fornitura di armi occidentali all’Ucraina, dal momento che una pausa potrebbe permettere all’esercito di Kyiv di riposarsi e riorganizzarsi. Nella notte di sabato, Vladimir Putin ha poi rilanciato proponendo a Zelensky un faccia a faccia a Istanbul, in Turchia, per giovedì 15 maggio. L’invito è stato accolto in modo deciso dal presidente ucraino che su X ha confermato la sua presenza: “Aspetterò Putin in Turchia, giovedi, di persona. Spero che questa volta i russi non ricorrano a scuse”. Se i due leader si incontrassero, sarebbe la prima volta da dicembre 2019.
Se Russia e Ucraina si parlano, Donald Trump non può non partecipare
Il POTUS Donald Trump potrebbe essere presente all’incontro di Istanbul, lo ha dichiarato alla stampa nella giornata di lunedì 11 maggio. Il presidente USA potrebbe approfittare del suo tour in Medio Oriente – fra Arabia Saudita e Qatar – per “fare un salto” in Turchia e presenziare i colloqui tra Russia e Ucraina.
“Non sottovalutate l’incontro di giovedì” ha affermato Trump, “potremmo vedere un buon risultato… e credo che entrambi i leader (Putin e Zelensky, ndr) saranno presenti”. Ha poi concluso in modo abbastanza vago ipotizzando la sua presenza, non ancora confermata a causa dei numerosi vertici istituzionali programmati.
Che effetto avrebbe la pace tra Russia e Ucraina sui mercati?
La fine della guerra fra Russia e Ucraina avrebbe ripercussioni nette sui mercati finanziari, per diverse ragioni. A livello sistemico, verrebbe meno una delle principali fonti di incertezza geopolitica che da anni condiziona l’andamento dell’economia globale: dall’invasione dell’Ucraina da parte dell’esercito russo, cominciata nel febbraio del 2022, i governi di tutto il mondo sono stati costretti a ridefinire le alleanze strategiche commerciali, non potendo più contare sulla globalizzazione per come l’abbiamo conosciuta. Al termine delle ostilità, infatti, le armi lascerebbero spazio alla diplomazia e la fiducia degli investitori potrebbe tornare a livelli che non si vedevano da anni. Anche le banche centrali cambierebbero approccio nel definire le politiche monetarie, come ha dichiarato Jerome Powell nell’ultimo FOMC, dal momento che sarebbe più semplice prevedere gli scenari economici con maggiore precisione.
Si verificherebbe poi un calo dei prezzi delle materie prime energetiche. La Russia, infatti, è una delle principali nazioni esportatrici di petrolio e gas naturale e con la pace, quasi certamente, andrebbe incontro ad un allentamento – la rimozione è improbabile – delle sanzioni economiche. Allo stesso modo, una risoluzione pacifica del conflitto avrebbe conseguenze dirette sulla riduzione del prezzo delle materie prime agricole, di cui Russia e Ucraina sono grandi produttrici ed esportatrici. Nello specifico, le commodities interessate sarebbero il grano, il mais, l’olio di girasole e i fertilizzanti.
Quanto detto finora avrebbe poi un impatto concreto sulla riduzione della pressione inflazionistica. Come abbiamo spiegato anche in questo articolo, l’aumento del costo delle materie prime, energetiche o alimentari, è collegato a catena all’aumento del costo della vita: se il prezzo di una pizza margherita nel 2019 si aggirava intorno ai 5.5€, oggi siamo intorno ai 7€ a causa del rincaro della farina per l’impasto e dell’energia per il forno. È evidente, quindi, come il consumatore finale sia costretto a spendere di più per comprare lo stesso prodotto e la valuta perda il potere d’acquisto.
A sua volta, il mondo crypto potrebbe beneficiare di questo cambio di contesto: la riduzione dell’incertezza si tradurrebbe nel calo dell’avversione al rischio e, conseguentemente, nell’afflusso di capitale verso asset considerati più volatili, come Bitcoin. C’è poi anche un tema legato alla postura favorevole dell’Ucraina nei confronti delle criptovalute e alla forte presenza dei miners di Bitcoin in Russia, esclusi dalla comunità proprio a causa dell’invasione.
Non resta che attendere
Come abbiamo visto, Donald Trump è ottimista e crede che questi colloqui andranno bene. Non resta che attenderne l’esito, sperando che Vladimir Putin decida una volta per tutte a mettere la parola fine a questo inutile conflitto che va avanti ormai da troppo tempo. Se non vuoi perderti altre notizie, iscriviti a Young Platform e resta aggiornata/o su ciò che è rilevante!
