Dovish
Il termine “dovish” (in italiano accomodante, pacifico) indica una tendenza delle politiche macroeconomiche a mantenere bassi i tassi di interesse con l’obiettivo di accelerare la crescita e lo sviluppo economico.
Poiché si tratta di un atteggiamento volto a promuovere il benessere economico e a favorire l’acquisto di beni e servizi, questa definizione viene spesso associata all’immagine della colomba (dall’inglese dove) simbolicamente portatrice di pace e dall’indole docile.
L’altra faccia della medaglia è rappresentata dalle politiche hawkish (derivato di “hawk”, falco), ossia manovre più dure e finalizzate all’aumento dei tassi di interesse.
Le politiche macroeconomiche vengono attuate generalmente da banche centrali (come la BCE per l’Europa e la FED negli Stati Uniti) o da altri organi di politica monetaria. L’obiettivo primario di queste entità è quello di regolare il livello occupazionale, mantenendo quindi una stabilità economica e contrastando la fluttuazione dei prezzi.
Le manovre dovish, nello specifico, puntano ad aumentare la stabilità economica in un periodo di forte recessione economica, rafforzando la fiducia nei mercati e nelle imprese.
Quando diminuiscono i tassi di interesse da un lato i consumatori sono più propensi ad investire maggiori somme di denaro e a richiedere mutui, portando ad un generale innalzamento dei prezzi dei titoli e dei mercati finanziari, dall’altro le attività hanno più incentivi per ampliare il proprio organico e sviluppare nuovi progetti.
Le politiche dovish possono richiedere anche l’immissione di moneta circolante attraverso strumenti di politica monetaria non convenzionale come il quantitative easing.