Il metaverso di Monuverse promette di valorizzare il patrimonio culturale tramite gli NFT. In che modo la blockchain può favorire il turismo?
È passato un anno da quando Facebook si è trasformato in Meta e ha portato alla ribalta la parola “metaverso”. Da allora hanno guadagnato popolarità tutti i progetti centralizzati, come Roblox, o decentralizzati (i più popolari sono Decentraland e The Sandbox) che connettono virtualmente persone da tutte le parti del mondo, aspetto particolarmente apprezzato alla luce di quanto sperimentato durante il periodo della pandemia di COVID-19. Ma cosa si può fare ad oggi nel Metaverso? Le diverse piattaforme offrono servizi ed esperienze di tutti i tipi, dai videogiochi play-to-earn ai concerti, passando per sfilate di moda e mostre d’arte. Molti progetti, come l’iniziativa italiana di Monuverse, hanno dimostrato che il Metaverso si presta a valorizzare il settore dell’arte e del turismo.
Blockchain per il turismo e i beni culturali: casi d’uso
Il Metaverso crypto, con la sua tecnologia basata su blockchain, promette di migliorare tanti aspetti della nostra vita quotidiana. Se consideriamo turismo e il mondo dell’arte, NFT e Metaverso sono strumenti già utilizzati su vari livelli. I token non fungibili ad esempio vengono sfruttati come formato per vendere biglietti di eventi e mostre, e il Metaverso permette di visitare musei e siti archeologici direttamente da casa. I metaversi crypto nello stile di Decentraland ospitano ricostruzioni di monumenti ed esposizioni d’arte digitale come nel caso della Decentraland Art Week. In generale la blockchain viene impiegata dagli operatori del turismo per costruire piattaforme per prenotare vacanze con le crypto, tracciare dati e organizzare programmi di fedeltà. Le opere d’arte in formato NFT vengono utilizzate anche come strumento per finanziare la ricostruzione o la conservazione di monumenti storici, come nel caso dell’ucraino Meta History Museum of War o del metaverso di Monuverse,
Nel Metaverso arte e monumenti sono senza confini
Dal punto di vista del pubblico, turisti, appassionati d’arte e collezionisti, il Metaverso è arrivato per migliorare la loro esperienza rendendola senza confini. I musei digitali sono davvero per tutti, ricostruire un monumento nel Metaverso significa rendere le opere d’arte più accessibili sia dal punto di vista economico che geografico, come dovrebbe sempre essere secondo il concetto di bene pubblico. L’esperienza nel Metaverso, senza sostituirla a quella di un viaggio nel mondo reale, può essere un’occasione per vivere un’opera d’arte da un punto di vista inconsueto. Oltre che essere gratuita, accessibile da casa e sostenibile a livello ambientale. Con la blockchain, il turismo diventa senza condizioni e limiti perché i siti d’interesse sono sempre disponibili in qualsiasi momento. I turisti digitali possono scoprire il mondo con i loro occhi, da qualsiasi luogo siano. L’esperienza digitale non può che completare quella del turismo offline.
Il metaverso di Monuverse: vicini alla cultura con gli NFT
In questo panorama si inserisce Monuverse, il progetto di crypto art sostenuto da Reasoned Art. Monuverse sta costruendo una realtà virtuale (accessibile con Oculus) per ospitare tutti i più importanti monumenti del mondo in formato NFT, rendendoli così visitabili da chiunque. Il metaverso di Monuverse diventerà un ambiente di riferimento per turisti digitali, artisti, creator e brand ospitando eventi di promozione culturale. I monumenti in questo metaverso verranno poi trasformati in NFT da collezione. Il primo monumento scelto da Monuverse è l’Arco della Pace di Milano, costruito nel 1807 sotto il dominio di Napoleone come ingresso alla via principale che connetteva il capoluogo lombardo con Parigi. In questo caso, Monuverse ha stretto un accordo per devolvere una percentuale delle vendite degli NFT alla Soprintendenza dei Beni Culturali di Milano per la conservazione e il restauro del monumento stesso.
Gli NFT dell’Arco della Pace sono esempi dello stile dell’arte generativa e saranno mintati (in gergo crypto, creati e registrati su blockchain) l’11 Novembre in 7.777 copie con diverse rarità. I proprietari di questi NFT con il loro acquisto, contribuiranno direttamente alla conservazione dell’Arco della Pace e potranno decidere quale sarà la prossima opera nel Metaverso.