Trading
Il significato letterale di trading è “commercializzare, negoziare”, ma la definizione completa è: l’attività di acquisto e di vendita di strumenti finanziari finalizzata al profitto ed effettuata in un arco temporale medio-breve. La natura del trading è speculativa: ciò significa che gli investitori sfruttano le fluttuazioni di prezzo per ottenere un guadagno sulle transazioni.
L’attività di trading coinvolge tutti gli asset fungibili, quindi divisibili e interscambiabili come gli strumenti finanziari, e gli asset non-fungibili, ovvero non replicabili ed unici come gli gli NFT. Il trading può anche essere ampliato al mondo delle criptovalute.
In generale, la compravendita avviene all’interno di un mercato finanziario a livello nazionale o internazionale. Il più grande ecosistema è rappresentato dal Mercato Forex (Foreign Exchange Market), un mercato finanziario globale che determina i tassi di cambio delle valute fiat. Per fare trading crypto, invece, è sufficiente affidarsi a piattaforme di exchange adibite.
La differenza principale tra trading e investimento risiede nell’arco temporale in cui si effettuano le posizioni. Gli investimenti prevedono infatti il mantenimento di un asset finanziario per un periodo temporale medio-lungo, mentre il trading viene effettuato nel breve o medio termine.
Poiché normalmente un investitore privato non ha accesso ai titoli finanziari e alla Borsa, per fare attività di trading è necessario affidarsi ad un Broker (letteralmente mediatore), ossia ad un intermediario che organizza ed esegue le transazioni all’interno dei mercati. Un tempo, la figura del broker finanziario era rappresentata esclusivamente da una persona fisica, operante in settori bancari o privati. Ad oggi, grazie allo sviluppo delle tecnologie digitali e di internet, sono state lanciate numerose piattaforme di broker online.
Il trading è un’attività indipendente: ogni trader ha la possibilità di adottare una strategia distinta in base agli obiettivi prefissati. In generale, le tipologie di trading vengono classificate in base all’arco temporale. Lo scalping trading, per esempio, è una strategia basata su un lasso di tempo molto breve: gli investitori entrano nel mercato per pochi minuti o addirittura secondi, chiudendo una quantità molto elevata di posizioni. Lo scalping trading presenta un rischio relativamente più basso rispetto ad altre strategie, ma è anche associato ad un possibile profitto minore.
L’intraday trading, invece, è una strategia di trading in cui gli investitori acquistano e vendono asset nell’arco temporale di un giorno (prima, pertanto, della chiusura serale e dei fine settimana della Borsa).
Lo swing trading, ancora, guarda ad un lasso temporale che va da pochi giorni a pochi mesi.
Il trading è un’attività rischiosa, in cui il rischio è direttamente proporzionale al suo possibile rendimento. L’inesperienza all’interno dei mercati finanziari potrebbe portare gli investitori a subire gravi perdite sul proprio capitale: è necessario effettuare un’attenta analisi del mercato in cui si vuole operare, evitando presunti professionisti online che promettono guadagni da capogiro.