Royalty
Il termine royalty fa riferimento al compenso economico devoluto ad artisti o, più in generale, ai creatori di un’opera tutelata da brevetto o da determinati diritti d’autore.
Gli autori di un’opera ricevono delle royalty ogni volta che la loro creazione viene venduta o utilizzata da soggetti terzi.
Nel Web3, indicano la commissione che spetta ai creatori di un NFT ogni volta che questo viene acquistato.
Il valore di una royalty, espresso in termini percentuali sulla base del prezzo di vendita, viene deciso dall’autore stesso al momento della registrazione dell’opera su blockchain (minting).
Essendo la blockchain composta da una serie di “blocchi” concatenati tra di loro e generati ogni volta che si inserisce un nuovo dato, tutte le informazioni sono registrate in maniera immutabile e trasparente su di essa.
Le royalty del Web3 pertanto, oltre a garantire un compenso economico per il lavoro svolto dall’artista, possono essere paragonate ad una sorta di “brevetto” che attesta la creazione dell’NFT e che non possono essere in alcun modo aggirate.
Il funzionamento di queste fee differisce in base alla blockchain o al marketplace utilizzati. Su Ethereum per esempio, le royalty sono regolate da una serie di smart contract, ossia di software registrati su blockchain, che accreditano automaticamente il compenso all’artista ogni volta che l’NFT viene venduto.