Staking Pool
Una “pool” in ambito crypto è per definizione uno smart contract o funzionalità che raccoglie risorse da più fonti per uno scopo preciso. Una staking pool in particolare si forma quando più persone o enti uniscono le loro criptovalute in staking. Lo scopo di questa pratica è aumentare lo “staking power” dei singoli, ovvero la probabilità di essere scelti per la validazione dei blocchi nei network Proof-of-Stake (PoS) e, di conseguenza, di guadagnare ricompense. Nel meccanismo di consenso PoS i validatori vengono scelti in proporzione alla quantità di token in staking, dunque più grande è lo stake di una persona o di un ente più chance ha di essere selezionato per aggiungere nuovi blocchi alla blockchain. I nodi che validano i blocchi inoltre ricevono delle ricompense sotto forma di criptovalute, perciò più una staking pool contiene criptovalute più guadagnerà perché sarà chiamata più spesso a svolgere il compito di validatore.
Una staking pool è composta da tutti gli asset delle persone che vi partecipano e le ricompense vengono redistribuite tra i partecipanti. In questa tipologia di staking valgono le stesse regole di funzionamento dello staking classico, chi blocca le proprie criptovalute nelle pool non può più usarle finché non le toglie dallo staking o scade il termine di staking.
Il significato del termine staking pool si riferisce sia a enti decentralizzati che centralizzati, queste ultime sono tipiche degli exchange centralizzati, in cui gli utenti guadagnano ricompense per aver messo in staking le loro criptovalute e lo stake complessivo di tutti gli utenti viene utilizzato dai validatori. Le staking pool decentralizzate invece sono molto comuni nei protocolli o nelle piattaforme DeFi. In questo caso lo staking si effettua tramite uno smart contract.